Domani, 04 marzo 2023, ricorre la Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Papilloma Virus (HPV), parte dell’omonima Campagna coordinata dall’International Papillomavirus Society, che prevede la partecipazione di oltre 100 partner a livello globale. La Giornata ha lo scopo di favorire la consapevolezza, l’educazione e la prevenzione dei tumori HPV-correlati, riducendo lo stigma del Papillomavirus e fornendo tutti gli strumenti validi, sia alle persone che alla Società, al fine di agire in maniera efficace per ridurre le patologie correlate all’HPV. L’evento è inoltre occasione per fare il punto sull’eliminazione globale del cancro alla cervice uterina causato da HPV, obiettivo lanciato nel 2020 dall’Oms. Per ottenere concretamente questo ambizioso obiettivo, è stato fissato il 2030 come termine ultimo per l’applicazione della strategia “90-70-90”, che prevede interventi in ambito di prevenzione primaria (raggiungendo una copertura vaccinale anti-HPV nelle adolescenti pari al 90%), prevenzione secondaria (aumentando la copertura degli screening al 70% per le donne entro i 35 anni e nuovamente entro i 45 anni) e trattamento (90% delle donne con cancro cervicale trattate). Raggiungere e mantenere tali obiettivi permetterà di eliminare il cancro del collo dell’utero, evitando oltre 63milioni di decessi a livello globale.
L’infezione da HPV rappresenta la più frequente infezione sessualmente trasmissibile. Nel corso della vita colpisce 4 persone su 5, senza distinzione tra maschi e femmine, per lo più in giovane età. Sebbene nella maggior parte dei casi vada incontro a risoluzione spontanea, la sua persistenza può determinare lo sviluppo di lesioni benigne e maligne, causando la totalità dei tumori della cervice uterina, ma anche il 4,5% di tutti gli altri tumori. In Italia, per esempio, oltre 6.000 casi di tumore all’anno sono riconducibili proprio all’HPV: 2.365 alla cervice uterina; 1.900 all’orofaringe; 1.200 della vulva; 500 del pene; 300 dell’ano; 200 della vagina.
“Il vaccino anti-HPV fornisce una protezione sicura ed efficace contro questo tipo di infezione e rappresenta la chiave della prevenzione”, dichiara la prof.ssa Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana d’Igiene SItI. “È uno strumento potente, in grado di salvare vite e di prevenire le patologie correlate al Papilloma virus. L’accesso alla vaccinazione è gratuito per numerosi gruppi di popolazione, sia adolescenti che adulti. Scegliere di vaccinare i propri figli è la scelta più giusta, con la consapevolezza di aver protetto il loro futuro, i loro sogni e gli adulti che diventeranno.”
“Come emerge da un recente studio italiano – continua Siliquini – coperture vaccinali ottimali (95%) permetterebbero un guadagno sia in termini di salute che economico. Si andrebbero ad evitare infatti più di 300mila diagnosi di lesioni cervicali precancerose e 20mila casi di tumori alla cervice uterina, per un risparmio totale di oltre mezzo miliardo di Euro. In Italia, purtroppo, si è ancora lontani dal raggiungimento delle coperture vaccinali target previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. Nel 2020 e 2021, inoltre, si è assistito ad un calo delle coperture influenzato dalla Pandemia da Covid-19 e, al tempo stesso, persistono notevoli differenze geografiche. Si rende dunque necessario comprendere maggiormente i determinanti di esitazione vaccinale e le barriere relative a questo tipo di vaccinazione, al fine di mettere a punto interventi mirati in specifici contesti geografici che possano aumentare le coperture vaccinali in tutta la popolazione target. È inoltre necessario agire urgentemente tramite il potenziamento di interventi di prevenzione primaria e secondaria. Implementare e proseguire in tutta Italia l’attuale programma di vaccinazione universale di tutti gli adolescenti e delle classi di adulti a rischio deve essere una priorità di Sanità pubblica. Abbiamo – conclude – il potere e la possibilità di eliminare il cancro del collo dell’utero e prevenire le altre neoplasie HPV-correlate.”