Settimana Mondiale per la Riduzione del Sale 2024. “In Italia consumo medio giornaliero ancora elevato: 9,5 g negli uomini e 7,2 g nelle donne”

Terminerà il 19 maggio 2024 la Settimana Mondiale di Sensibilizzazione per la Riduzione del Consumo Alimentare di Sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health WASSH. Obiettivo è migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale fino a meno di 5 g al giorno, corrispondenti a circa 2 g di sodio, target raccomandato dall’Oms. Un consumo eccessivo di sale favorisce infatti un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate, quali infarto del miocardio e ictus, ed è stato associato ad altre malattie croniche, come tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Dal 2020, WASSH include anche un focus su zucchero e calorie in eccesso. Il tema dell’edizione 2024, È Tempo di Puntare i Riflettori sul Sale, ribadisce l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni, sensibilizzando i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche finalizzate a diminuire la quantità di sale nel cibo e incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, considerato che circa 3/4 del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati e, in molti Paesi, raggiunge l’80%. WASSH sottolinea inoltre come l’eccessivo consumo di sale non sia un problema delle sole generazioni più anziane: indipendentemente da età, genere o etnia, tutti possono infatti trarre beneficio dalla sua riduzione; prima ci si adatta a una dieta a basso contenuto di sale, meno danni si arrecano al cuore e ad altri organi.

CONSUMI MEDI DI SALE

A livello globale è stato stimato un consumo medio giornaliero di sale nel 2019 di 10,78 g/die (circa il doppio della quantità raccomandata dall’Oms). Se venisse ridotto a 5 g al giorno, contribuirebbe a prevenire 1,65milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari. In Italia, nel periodo 2018-2019, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, è stato riscontrato un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al dì soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne. Questi valori risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì rispettivamente nel 4 e nel 15%), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato.

È, quindi, fondamentale che Aziende alimentari, Istituzioni e cittadini proseguano l’impegno per la riformulazione dei prodotti alimentari e il minor ricorso all’utilizzo del sale in cucina e a tavola, al fine di conseguire l’obiettivo fissato dall’Oms nel Piano d’Azione Globale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Croniche Non Trasmissibili 2013-2020, esteso al 2030, che prevede una riduzione relativa del -30% del consumo medio di sale/sodio nella popolazione entro il 2025 rispetto a una baseline del 2010. A tal fine contribuiscono già da tempo sia il programma Guadagnare Salute: Rendere Facili le Scelte Salutari (D.P.C.M. 04 maggio 2007), nel cui ambito sono stati siglati numerosi Protocolli d’Intesa tra il Ministero della Salute e Associazioni di produttori di alimenti artigianali o industriali volti a ridurre il contenuto di sale in diverse categorie di prodotti alimentari, sia il Piano Nazionale della Prevenzione. Il vigente Piano Nazionale della Prevenzione PNP 2020-2025 (Intesa Stato-Regioni del 06 agosto 2020) prevede una linea strategica di intervento per la riduzione del consumo di sale, confermando così l’importanza dell’obiettivo nel contesto della promozione di una sana alimentazione per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, che era già stato perseguito dalle Regioni con il precedente PNP 2014-2018, prorogato al 2019, attraverso lo sviluppo di iniziative comprendenti, tra l’altro, accordi intersettoriali locali e attività informative per la popolazione e formative per operatori connessi al settore alimentare.

In attuazione del PNP 2020-2025 tutte le Regioni e Province Autonome hanno adottato, con delibere delle Giunte Regionali entro il 31 dicembre 2021, i propri Piani Regionali della Prevenzione PRP, in cui sono stati declinati contenuti, obiettivi e linee di azione del PNP 2020-2025; è in corso l’implementazione dei PRP all’interno dei contesti territoriali.

5 AZIONI CONCRETE, RACCOMANDATE ANCHE DA WASSH, PER RIDURRE IL CONSUMO DI SALE A MENO DI 5g AL GIORNO:

  • “Usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al […] cibo;
  • Scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca;
  • Controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati;
  • Ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite – consentendo alle papille gustative di adattarsi;
  • Non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.”

fonte: Ministero della Salute