“I 30 anni compiuti in questo 2023 raccontano di un Centro Ictus che ha maturato competenze avanzate tali da poter fornire una serie di elementi importanti sulla gestione e la cura di una malattia tempo-dipendente come questa”, dichiara l’assessore alla Sanità regionale, Angelo Gratarola partecipando, presso la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa di Genova, all’evento promosso dal Policlinico San Martino per celebrare il trentesimo anno di attività del proprio Centro Ictus. Sono circa 4mila gli ictus registrati ogni anno in Liguria; oltre 700 i pazienti ricoverati presso il Centro nel corso del 2022. Dati che certamente devono far riflettere e indurre a una maggiore prevenzione: il 70-80% dei casi potrebbero infatti essere evitati seguendo adeguati stili di vita e curando le malattie o le condizioni predisponenti: importanti quindi alimentazione bilanciata; regolare attività fisica; astensione dal fumo, da droghe e dall’uso eccessivo di alcol; controllo della pressione arteriosa, dei livelli glicemici e dei grassi nel sangue; riconoscimento e trattamento di eventuale fibrillazione atriale. “In Liguria la gestione delle prestazioni legate a questa patologia è arrivata ad un buon livello grazie alla rete metropolitana e territoriale”, continua Gratarola. “Nel capoluogo ligure è presente un sistema che intercetta il paziente con sospetto ictus cerebrale già nella prima fase di soccorso e in una stragrande maggioranza di casi viene centralizzato presso l’hub regionale del San Martino. Il buon funzionamento del sistema della gestione dell’ictus necessita non solo del trattamento in acuto e del ricovero nel Centro, ma anche di una importantissima componente riabilitativa intensiva in ospedale a cui fa seguito un’ulteriore riabilitazione estensiva territoriale. Accanto al mantenimento e al potenziamento degli attuali 8 Centri Ictus – prosegue – Regione Liguria lavora anche a ottimizzare la componente riabilitativa sul territorio. Nei primi mesi del 2024, l’applicazione della Legge 118 del 2022 che fissa nuove regole per i rapporti tra il privato e il Servizio Sanitario Nazionale, in particolare in tema di concorrenza e trasparenza, darà luogo, a seguito della valutazione del fabbisogno, ad un’ottimizzazione delle necessità delle terapie riabilitative territoriali anello di congiunzione con la terapia ospedaliera.”
La giornata, che ha celebrato i 30 anni del Centro Ictus con il coordinamento scientifico del direttore dell’Unità Operativa Neurologia dell’Ospedale Policlinico San Martino, Massimo Del Sette, e del direttore della Clinica Neurologica dell’Ospedale Policlinico San Martino, Angelo Schenone, si è conclusa con alcune canzoni del cantautorato genovese proposte dal coro degli afasici La Voce di Alice: promosso dall’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale A.L.I.Ce. Liguria Odv, è composto da circa 20 di persone colpite da ictus e con disturbi del linguaggio. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato come il canto non solo abbia un valore artistico-ricreativo, ma anche terapeutico; ricorrere al canto porta infatti al miglioramento del linguaggio, facilitando la creazione di nuove sinapsi nell’ambito della plasticità cerebrale.