
Sono 840.061 le telefonate ricevute in 37 anni di attività dal Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse 800 861 061. Per il 76,2% le telefonate sono pervenute da uomini, intorno ai 30 anni di età e in oltre la metà dei casi eterosessuali. I quesiti a cui si è risposto sono 2.351.911, riguardanti in particolar modo le modalità di trasmissione dell’Hiv e delle altre infezioni sessualmente trasmesse (28,3%). È questo il quadro tracciato dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità ripercorrendo l’attività del Servizio, che viene offerto gratuitamente e garantendo l’anonimato. Da una quota di telefonate (12,2%) si evince una forte disinformazione in merito alle modalità di trasmissione dell’Hiv e delle altre infezioni sessualmente trasmesse, così come alla distorta attribuzione all’Hiv di sintomi e malesseri e alla mancata esecuzione dei test diagnostici.
Un dato che sembra emergere con chiarezza dal contenuto di numerose telefonate pervenute negli anni al Servizio è rappresentato dalla prevalente preoccupazione delle conseguenze che un’eventuale infezione da Hiv potrebbe comportare in ambito sociale e relazionale, rispetto anche agli stessi pericoli per la salute rappresentati dal virus. Perfino il semplice atto di recarsi in un Ambulatorio o in un Ospedale per eseguire un test diagnostico – laddove vi sia stato un fattore di rischio – è da molti vissuto come un’azione che espone ad un’indesiderata visibilità e al pericolo di essere associato, nella percezione sociale, a determinati gruppi di persone o a specifici comportamenti. Al contempo, la paura e lo stigma associati all’Hiv rendono più complicato per chi se ne occupa veicolare un messaggio di prevenzione ugualmente efficace anche su tutte le altre infezioni a trasmissione sessuale, che sono spesso percepite come un problema minore o di entità trascurabile, con tutti i rischi connessi in termini anche di salute pubblica.
Nel corso dei 37 anni di attività del Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse, 1 telefonata su 4 è stata effettuata da giovani under25, con un’importante ricaduta in termini di Sanità pubblica per l’opportunità di attuare un intervento di prevenzione personalizzato, rispondendo ai bisogni informativi di giovani e giovanissimi. Ma nel corso del tempo è stato osservato un decremento in questa fascia di età, a differenza di quanto accaduto con i 50enni, che a partire dal 2011 hanno registrato un costante aumento, rappresentando nel 2024 quasi il 15% del totale delle telefonate arrivate al Servizio.
Oltre al Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse, tra i servizi offerti dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss anche un indirizzo e-mail dedicato alle persone non udenti