40% di No alla donazione organi, Anestesisti-Rianimatori SIAARTI: “Necessario promuovere la cultura della donazione in Italia”

Gli Anestesisti e Rianimatori SIAARTI lanciano una campagna di sensibilizzazione per promuovere la cultura della donazione in Italia, in un momento “particolarmente critico”: nei primi 3 mesi del 2025, il 40% delle 950mila persone che hanno rinnovato la Carta d’Identità si è esplicitamente opposto alla donazione degli organi; si tratta della percentuale più alta degli ultimi dieci anni, da quando vengono registrate le dichiarazioni di volontà. SIAARTI condivide la preoccupazione espressa dal Centro Nazionale Trapianti per un trend rischia di compromettere la possibilità di salvare migliaia di vite umane in attesa di trapianto. “Come Anestesisti-Rianimatori, siamo testimoni quotidiani del valore straordinario della donazione e del trapianto”, dichiara la prof.ssa Elena Bignami, presidente SIAARTI. “Siamo anche consapevoli dei dubbi e delle paure che possono accompagnare una scelta così importante. La nostra campagna intende fornire informazioni chiare, trasparenti e affidabili sul processo di donazione.”

La morte di un paziente potenziale donatore è confermata sempre da una commissione di medici esperti, in un ambiente regolato e trasparente: “I test per l’accertamento della morte cerebrale sono molteplici, scientificamente fondati e incontrovertibili”, dichiara il prof. Alberto Zanella, responsabile del Gruppo Donatori Multiorgano e Anestesia e Terapia Intensiva nei Trapianti d’Organo SIAARTI. “Le équipe che curano il paziente sono sempre distinte da quelle che si occupano della donazione e del trapianto per garantire che la cura del paziente sia sempre la priorità assoluta.”

“La donazione non è solo una questione di generosità, ma è anche un atto di fiducia nella Medicina e nella Società”, afferma la responsabile della Macroarea Nord SIAARTI, dott.ssa Marinella Zanierato. “SIAARTI assicura che questo processo avvenga in totale sicurezza, nel pieno rispetto delle normative e delle procedure.”

Tutti possono essere potenziali donatori, ricorda SIAARTI: “Non contano l’età o lo stato di salute precedente, ma una valutazione clinica approfondita. Fare una scelta consapevole può cambiare il futuro di una o più delle circa 8mila persone attualmente in attesa di trapianto in Italia.”

“Vi invitiamo a riflettere e a esprimere la vostra volontà”, conclude Zanella. “Un semplice ‘Sì’ può moltiplicare la vita.”