
La gotta è un’infiammazione delle articolazioni che ogni anno colpisce più di mezzo milione di persone nei soli Stati Uniti e rappresenta una delle forme più comuni di artrite infiammatoria. Questa infiammazione è causata da un accumulo di cristalli di urato in diverse strutture osteoarticolari (ad esempio liquido sinoviale, cartilagine, ossa, tendini) e si verifica quando i livelli di acido urico nel sangue sono molto alti. Tale evenienza si verifica se si mangia molto carne rossa ma anche in caso si consumino acciughe, ostriche e alcuni tipi di formaggi. I livelli di acido urico si possono quindi tenere sotto controllo con la dieta ma anche con un particolare tipo di farmaco (allopurinolo). I cristalli di acido urico, oltre che nell’articolazioni, possono però precipitare anche nelle cavità renali e formare i calcoli, che sono spesso fonte di coliche renali e anche di febbre, specialmente quando si ostruiscono le vie urinarie.
L’artrite gottosa acuta è caratterizzata da sintomi a comparsa rapida con edema e dolore. In alcuni pazienti, la frequenza e la durata degli attacchi acuti aumenta nel tempo e può portare alla gotta cronica, in alcuni casi associata a depositi di cristalli di acido urico noti come tofi. L’esame dell’aspirato del liquido sinoviale (LS) è ritenuto l’esame necessario per una conferma diagnostica di gotta. Esistono algoritmi diagnostici che si basano su segni, sintomi e esami di laboratorio che possono ovviare all’analisi del liquido sinoviale, invasiva, tecnicamente difficile e non fattibile, in particolare per il medico di famiglia.