“Nelle occasioni di confronto cui sono stato coinvolto fin dall’avvio di Agenda Salute, ho avuto modo di esprimermi sull’opportunità di una riflessione sulla sanità del futuro”, dichiara Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, in un videomessaggio inviato in occasione dell’evento Agenda Salute: per una Riforma Partecipata, Sostenibile ed Equa, promosso da Fondazione The Bridge, Università degli Studi di Milano e Università degli Studi di Pavia. “Oggi, posso dirvi che trovo la riflessione non solo opportuna ma anche necessaria. I Sistemi sanitari affrontano sfide improrogabili. Le disparità territoriali, la Medicina di comunità, le nuove tecnologie e l’assistenza a domicilio. Sfide che ci impongono di riflettere sulla stessa qualità dell’assistenza e sulla sua sostenibilità. Credo, tra i maggiori sostenitori dell’autonomia differenziata, che l’acquisizione di maggiori responsabilità sia già una prima risposta. Sono convinto che il livello più vicino ai bisogni dei territori sia quello più veloce ed efficace. Partiamo, dunque, da una programmazione sanitaria che superi la logica dei tetti di spesa, ma guardiamo anche più in là. È giusto iniziare a discutere di riforma sanitaria in maniera libera, non ideologica, basandosi su dati ed evidenze.”
“I problemi che si affrontano in materia sanitaria non hanno colore politico”, afferma Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. “Il dialogo costruito con il Ministero della Salute è molto positivo. I problemi che si affrontano in materia sanitaria non hanno certamente colore politico, pertanto occorre superare la polarizzazione per governare la complessità. I segnali del Governo sul fronte delle politiche sanitarie sono importanti, siamo certi che in questi anni l’interlocuzione proseguirà. È necessario intervenire in primis per consentire l’attuazione degli investimenti del Pnrr per le nuove case della salute potenziando l’organico dei medici del territorio. È fondamentale, altresì, affrontare il problema della lunghezza delle liste d’attesa. Bisogna, in tal senso, tenere in considerazione la frammentazione dei territori per garantire l’erogazione delle prestazioni a tutela dei cittadini.”