Allarme morbillo in Liguria, Icardi: “Abbiamo iniziato a sperimentare positivamente il progetto ImmUniGe

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa, con complicanze anche molto gravi. Per questo 40 anni fa è stata introdotta e raccomandata la vaccinazione. Le coperture sono aumentate nel tempo, ma ci sono ancora quote significative della popolazione non protetta. Nelle ultime settimane si sono registrati in Liguria casi di morbillo che hanno fatto scattare l’attenzione del Sistema Sanitario Regionale. Le infezioni da virus del morbillo confermate a Genova presso il Laboratorio di Riferimento Regionale per le Emergenze di Sanità Pubblica (LaRESP), IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, sono 5; un 6° caso, in attesa di conferma del Laboratorio, è stato segnalato nel territorio della ASL1. Si tratta di 4 maschi e 1 femmina di età compresa tra i 30 e i 50 anni, 3 di nazionalità Italiana e 2 stranieri; il caso segnalato nell’imperiese riguarda bambino di 8 anni. Tra i pazienti, 1 è rientrato con sintomi da un viaggio all’estero; 4 residenti presso il territorio della ASL3 non hanno evidenziato collegamenti epidemiologici.

Attualmente, 2 pazienti sono ricoverati presso U.O. Malattie Infettive Ospedale Galliera; 3 presso Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino. Tutti i soggetti presentano sintomatologia comune: febbre, congiuntivite, tosse (con interessamento vie aeree), esantema morbilliforme; 1 dei pazienti risulta vaccinato con singola dose; gli altri 4 non sono vaccinati. Per questa ragione, dopo i casi di contagio registrati, è stato deciso di implementare le azioni per l’aumento delle coperture vaccinali, con il potenziamento delle attività di recupero dei soggetti non vaccinati, attraverso il coinvolgimento dell’Università di Genova e l’avvio di campagne informative. “Abbiamo ora un duplice obiettivo: da una parte aumentare la copertura vaccinale negli adolescenti e nei giovani adulti con iniziative dedicate; dall’altra, aumentarla nei soggetti di tutte le età, con particolare attenzione a operatori sanitari e scolastici, individuando azioni specifiche”, dichiara il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi. “Oltre a lettere e telefonate delle Asl per bambini e adolescenti in età di obbligo vaccinale e l’offerta garantita in presenza di focolai di morbillo e nelle occasioni di contatto con le strutture di igiene pubblica, stiamo mettendo in campo altre azioni: in particolare nel mese di aprile, in collaborazione con l’Università di Genova, saranno organizzate giornate dedicate all’offerta vaccinale con accesso diretto per la vaccinazione contro il morbillo.”

“Abbiamo iniziato a sperimentare positivamente il progetto ImmUniGe, con 50 persone vaccinate contro l’HpV a una settimana dal lancio dell’iniziativa nel campus universitario di Savona”, afferma il prof. Giancarlo Icardi, direttore Unità Operativa Complessa Igiene Ospedale Policlinico San Martino e ordinario di Igiene presso l’Università di Genova. “Attività supplementari con accesso diretto hanno un’efficacia comprovata. Per incrementare le coperture contro il morbillo abbiamo quindi deciso di attivare l’apertura straordinaria dell’Ambulatorio vaccinale al Padiglione 3 del policlinico San Martino: il martedì e il giovedì, dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:30, sarà quindi possibile vaccinarsi contro il morbillo con accesso libero e diretto.”