Anestesisti SIAARTI: “Grave situazione sanitaria nel Nord della Striscia di Gaza”

La Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva SIAARTI esprime profonda preoccupazione per la grave crisi sanitaria che sta colpendo il nord della Striscia di Gaza. L’interruzione delle attività del Kamal Adwan Hospital ha lasciato la popolazione senza strutture sanitarie maggiori operative: “L’attuale situazione umanitaria nel nord di Gaza è inaccettabile e richiede una risposta immediata e coordinata da parte della comunità internazionale. Non possiamo permettere che la popolazione civile venga abbandonata senza cure essenziali”, dichiara Elena Bignami, presidente SIAARTI.

SIAARTI – si legge in un comunicato – si associa alla dichiarazione dell’Oms, che si è detta sconvolta per il raid sull’Ospedale Kamal Adwan in seguito al quale l’ultima grande struttura sanitaria nel nord di Gaza non è più in servizio. Lo smantellamento sistematico del sistema sanitario e l’assedio durato oltre 80 giorni – prosegue la nota – hanno messo a rischio la vita di 75mila Palestinesi rimasti nell’area. Oltre all’assenza di Strutture sanitarie, la popolazione locale sta affrontando una crisi umanitaria aggravata dalla mancanza di cibo, acqua potabile e ripari adeguati. Le rigide condizioni climatiche hanno già causato tragiche perdite, tra cui la morte per ipotermia di alcuni neonati. “La distruzione delle strutture sanitarie, specialmente in una situazione di emergenza umanitaria come questa, rappresenta una grave violazione dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale”, afferma Alberto Giannini, responsabile del Comitato Etico SIAARTI.

“SIAARTI – si legge ancora – condanna con fermezza l’uso dei civili come ‘scudi umani’ e l’impiego degli Ospedali per scopi non sanitari. Allo stesso modo, denuncia gli attacchi indiscriminati che colpiscono la popolazione civile, il personale e le strutture sanitarie. Attaccare e distruggere Ospedali rimane inaccettabile anche in presenza di dubbi sul loro utilizzo da parte di forze ostili, viste le gravissime conseguenze per la popolazione civile. […] SIAARTI ribadisce il dovere del personale sanitario di curare chiunque senza distinzione di età, sesso, religione o appartenenza politica, esortando a non compromettere l’attività sanitaria anche in situazioni di sospetto. La tutela della salute e della dignità umana deve rimanere al centro di ogni intervento internazionale. SIAARTI – continua il comunicato – si unisce all’Oms nel richiedere un immediato cessate il fuoco e l’attiva protezione delle strutture sanitarie e dei civili, sollecitando un impegno collettivo per alleviare la sofferenza delle popolazioni colpite.”

“La comunità internazionale deve agire con urgenza per garantire che la protezione della vita e della salute prevalgano su ogni altra considerazione. Solo attraverso il rispetto dei principi umanitari – conclude Bignami – potremo aspirare a un futuro di pace e sicurezza per tutti.”