
“Pur essendo ad oggi una patologia sottostimata e sotto-diagnosticata, si stima che in Italia siano circa 7,5milioni le persone (tra adulti e bambini) affette da apnee ostruttive del sonno (OSA), di cui 4milioni con quadro moderato-grave. I pazienti attualmente diagnosticati sono circa 400mila, ma solo in 250mila seguono una terapia. Per questo, in occasione della Giornata Mondiale del Sonno (celebrata il 17 marzo 2023, ndr), l’Associazione Apnoici Italiani APS vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che l’OSA può portare in termini di salute, partendo dal messaggio lanciato quest’anno dalla World Sleep Society: Sleep is essential for health, cioè dormire è essenziale per la salute.”
Si tratta di un disturbo respiratorio nel sonno dovuto a ricorrenti episodi di parziale o completo collabimento delle vie aeree superiori. Nei soggetti OSA, durante il sonno si ha una riduzione dell’ossigeno nel sangue e un’alterazione a carico del bilancio del sistema nervoso autonomo con sofferenza dei tessuti di vari organi e innesco di processi infiammatori che comportano anche un incremento di morbilità e mortalità cardiovascolare. “La condizione cronica di apnee ostruttive può favorire la comparsa di eventi ischemici vascolari fino all’infarto miocardico o all’ictus, ipertensione arteriosa spesso resistente ai farmaci, aritmie come la fibrillazione atriale e dismetabolismi come il diabete di tipo 2”, dichiara Luca Roberti, presidente APS. “Le ripercussioni della mancata diagnosi e del mancato trattamento di questa patologia determinano quindi sul piano sociale un diretto aumento della morbilità e della mortalità, un aumento dei costi sanitari, una perdita di produttività imputabile ad un aumento delle giornate di assenza dal lavoro e ad una ridotta performance lavorativa, con un maggior rischio di infortuni sul lavoro e domestici ed incidenti stradali dovuti alla eccessiva sonnolenza diurna.” In particolare, nel 2016 la Conferenza Permanente delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano aveva stimato in 2,9miliardi di euro la quota dei costi sanitari totali per questa patologia.
Il documento di indirizzo del Ministero della Salute prevede la creazione di Percorsi Diagnostici Terapeutici e Assistenziali (PDTA), dei percorsi strutturati di presa in carico dalla diagnosi al follow-up con un approccio multidisciplinare: “Alcune Regioni hanno creato questi percorsi, ma come spesso accade questi documenti non vengono resi operativi”, afferma Roberti. “Nelle scorse settimane la Regione Lazio ha approvato il documento PDTA. Le Regioni che attualmente lo hanno deliberato sono Abruzzo, Emilia-Romagna, Basilicata, Puglia, Sicilia, Toscana e Umbria, mentre la Regione Lombardia sta lavorando ad un proprio documento. Facciamo allora appello alle altre Regioni.”
Martedì 21 marzo 2023, una ulteriore occasione di confronto sarà la conferenza stampa, organizzata su iniziativa dell’on. Maria Carolina Varchi, dal titolo Proposta di Legge C. 765 Riconoscimento dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno Come Malattia Cronica e Invalidante. Oltre all’on. Varchi, componente Il Commissione Giustizia, saranno presenti: l’on. Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute; l’on. Andrea Quartini, componente XII Commissione Affari Sociali; l’on. Gian Antonio Girelli, componente XII Commissione Affari Sociali; Luca Roberti, presidente APS; il prof. Luigi Ferini Strambi, neurologo e primario del Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. A moderare l’incontro, il dott. Giuseppe Insalaco, pneumologo e ricercatore sui Disturbi Respiratori nel Sonno dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale/CNR di Palermo.