Arriva in Piemonte il Percorso Regionale per l’Implementazione della Medicina di Precisione nei Territori Italiani

Prosegue in Regione Piemonte il progetto Percorso Regionale per l’Implementazione della Medicina di Precisione nei Territori Italiani, creato dal gruppo APMP – Associazioni Pazienti Insieme per il Diritto alla Medicina Personalizzata in Oncologia, con il supporto di Roche e in collaborazione con Deloitte, con l’obiettivo di “promuovere il corretto utilizzo della medicina di precisione in Oncologia sul territorio locale e nazionale”. Ospitato a Torino, il V evento regionale del progetto ha offerto un confronto tra diversi esperti, Istituzioni Regionali, referenti della Rete Oncologica Regionale, management Sanitario, clinici e rappresentanti delle Associazioni pazienti, i quali hanno lavorato alla definizioni di azioni concrete riguardo: l’organizzazione della rete dei Centri NGS e la gestione dei fondi dedicati; l’organizzazione della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e del Molecular Tumor Board regionale; il miglioramento del percorso del paziente oncologico.

Secondo gli ultimi dati, in Regione Piemonte si stima che siano diagnosticati ogni anno circa 30.850 nuovi casi di cancro, vale a dire circa l’8% delle nuove diagnosi di tumore registrate in Italia nel 2022. Il tumore più frequente in Regione risulta essere quello della mammella, che rappresenta il 15% del totale, con 4.765 nuove diagnosi all’anno, seguito dal carcinoma del colon-retto; la prima causa di morte oncologica in Piemonte è il cancro del polmone. Il numero delle nuove diagnosi è in costante aumento per molteplici fattori, tra i quali la diffusione degli screening o di altre forme di diagnosi precoce di alcuni tumori, l’aumento dell’aspettativa di vita e i costanti miglioramenti negli anni di sopravvivenza dal momento della diagnosi.

Il Piemonte è stato tra le prima Regioni ad aver istituito la Rete Oncologica: “La gestione multidisciplinare del paziente oncologico, all’interno della Rete Oncologia Regionale, è fondamentale affinché sia garantita l’appropriatezza e l’equità nell’accesso ai test molecolari e alle terapie”, dichiara il dott. Mario Airoldi, coordinatore Area Ospedaliera e Molecular Tumor Board, Rete Oncologica Piemonte e VDA. “Il paziente dovrà essere valutato da un board specializzato circa la patologia che decide il tipo di profilazione che sarà effettuata in laboratori certificati. Tali risultati saranno valutati dal gruppo multidisciplinare che, sulla base delle mutazioni individuate, stabilirà la terapia.”

Il Piemonte presenta un unico MTB regionale, che dovrebbe divenire operativo sia dal punto di vista clinico sia al fine di potenziare la rete per indirizzare i pazienti verso i percorsi più idonei alle proprie esigenze terapeutiche. Tale processo potrà essere consolidato con lo sviluppo di una piattaforma informatica per la consultazione dei casi clinici. Inoltre, sono stati identificati i potenziali Centri regionali che ospiteranno le NGS facility, presso cui realizzare l’infrastruttura per l’esecuzione dei test NGS (next-generation sequencing), che verranno formalizzati nel breve periodo: “In Regione Piemonte sono presenti diversi laboratori con ampie competenze ed expertise”, afferma la dott.ssa Maria Scatolini, direttore Laboratorio Oncologia Molecolare, Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus. “È necessario regolamentare tutti i laboratori e gli specifici piani di attività per definire quali patologie saranno analizzate in ciascuno. È auspicabile che in futuro venga sviluppata una rete informatica che permetta la condivisione dei dati molecolari tra i diversi laboratori, fondamentale per la corretta valutazione dei pazienti.”

“L’Azienda Zero è l’organo facilitatore che garantisce una riduzione delle tempistiche dei processi decisionali tra clinici e la Regione”, spiega il dott. Carlo Picco, direttore generale ASL Città di Torino, Commissario Azienda Zero. “Grazie alla sua presenza, alcuni progetti, quali la costruzione della piattaforma informatica, saranno messi in rete ed attuati in tempi sostenibili, con l’obiettivo di migliorare il percorso del paziente oncologico e di implementare la medicina di precisione sul territorio piemontese.”

“Le Associazioni di pazienti sostengono da molto tempo l’ampliamento dei test genomici a livello nazionale e la loro accessibilità”, commenta la dott.ssa Paola Varese, direttore SC Medicina a Indirizzo Oncologico, PO Ovada, ASL AL e Presidente Comitato Scientifico FAVO. “Inoltre, esse hanno anche il ruolo di vigilare, monitorare e controllare che l’accessibilità ad un test non sia un evento isolato, ma che sia inserito in un percorso di presa in carico omogeneo e continuo, che prenda in considerazione non solo l’aspetto clinico della patologia, ma anche quello psico-sociale del paziente e della sua famiglia.”

Al tavolo di lavoro hanno partecipato:

  • prof. Massimo Aglietta | coordinatore responsabile degli indirizzi strategici, Rete Oncologica Piemonte e VDA;
  • dott. Mario Airoldi | coordinatore Area Ospedaliera e MTB, Rete Oncologica Piemonte e VDA;
  • dott. Paolo Bironzo | referente regionale Associazione WALCE Onlus;
  • dott. Roberto Freilone | direttore SC Ematologia, AOU Città della Salute e della Scienza PO Molinette, Torino;
  • sig.ra Daniela Girardo | delegato regionale APS Associazione PaLiNUro;
  • dott. Giovanni La Valle | direttore generale, AOU Città della Salute e della Scienza, Torino;
  • sig.ra Laura Magenta | assistente alla presidenza APS Associazione PaLiNUro;
  • dott. Claudio Miglietta | referente regionale UniPancreas Associazione Onlus;
  • dott. Carlo Picco | direttore generale, ASL Città di Torino e Commissario Azienda Zero, Regione Piemonte;
  • dott. Franco Ripa | responsabile settore Programmazione dei Servizi Sanitari e Sociosanitari e vicario Assessorato Sanità e Welfare, Regione Piemonte;
  • dott.ssa Maria Scatolini | direttore Laboratorio Oncologia Molecolare, Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus;
  • dott.ssa Marina Schena | direttore SC Oncologia ed Ematologia Oncologica, Ospedale Regionale U. Parini di Aosta, AUSL VDA;
  • dott.ssa Roberta Somale | referente regionale UniPancreas Associazione Onlus;
  • dott.ssa Paola Varese | direttore SC Medicina a indirizzo oncologico, Ospedale Civile di Ovada, ASL Alessandria e Presidente Comitato Scientifico F.A.V.O.

IL GRUPPO APMP

12 Associazioni pazienti attive nel campo dell’Oncologia (Acto Italia Alleanza contro il Tumore Ovarico ETS; Europa Donna Italia; Europa Uomo Italia Onlus; Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia FAVO; La Lampada di Aladino ETS; Fondazione IncontraDonna; Associazione Insieme per i Pazienti di Oncologia Polmonare IPOP Onlus; Associazione Pazienti Liberi dalle Neoplasie UROteliali PaLiNUro; Salute Donna Onlus; Salute Uomo; Women Against Lung Cancer in Europe WALCE Onlus; UniPancreas Associazione Onlus) si sono impegnate a collaborare insieme affinché l’equità di accesso ai percorsi della Medicina di precisione nel nostro Paese venga recepita come un obiettivo prioritario da parte delle Istituzioni, per permettere un accesso più ampio, secondo criteri di appropriatezza ben definiti, a questo approccio diagnostico-terapeutico. Il Gruppo, denominato APMP – Associazioni Pazienti, Insieme per il Diritto alla Medicina Personalizzata in Oncologia, con il supporto di Roche, dopo aver enfatizzato l’importanza dell’oncologia personalizzata nel Libro Bianco della Medicina Personalizzata in Oncologia (2021), ha dato inizio al progetto APMP & Regioni, con cui si impegna a continuare a lavorare insieme attraverso l’avvio di un percorso di sei tavoli di lavoro regionali, con l’obiettivo di sensibilizzare la corretta implementazione della medicina di precisione in oncologia su tutto il territorio nazionale.

6 le Regioni coinvolte nel progetto: dopo Sicilia (marzo), Abruzzo (maggio), Lombardia (giugno) e Campania (settembre), il V appuntamento è dunque approdato in Piemonte, per procedere poi con il Lazio ad ottobre 2023. Al termine, sarà realizzato un report, le cui evidenze verranno presentate decisori tecnici e politici a livello regionale/nazionale.