Secondo le raccomandazioni del National Cancer Institute, l’autopalpazione del testicolo deve essere effettuata dopo una doccia o un bagno caldo, in modo che lo scroto sia completamente rilasciato. La prima cosa da fare è porsi davanti a uno specchio, in piedi, e verificare che non siano presenti dei rigonfiamenti. Questi non dipendono mai da cause testicolari: può trattarsi di una raccolta di liquido nella cavità vaginale del testicolo (idrocele), di una dilatazione delle vene del funicolo spermatico (varicocele) o di ernia inguinale che ha raggiunto lo scroto (evento molto raro nel giovane). Inoltre un testicolo più basso rispetto all’altro non deve destare alcuna preoccupazione: si tratta di una condizione di assoluta normalità.
Il testicolo va quindi esaminato con entrambe le mani, mettendo indice e medio nella zona inferiore e pollice in quella superiore. Un delicato movimento rotatorio e inizialmente superficiale consentirà di esplorarne la superficie esterna che, in condizione normalità, si presenta liscia, uniforme e di consistenza teso-elastica. La presenza di una formazione sospetta, verrà percepita come una irregolarità della superficie, aderente e non spostabile rispetto al piano sottostante, rimanendo fissa al testicolo. L’esplorazione va quindi continuata nella stessa posizione di prima ma esercitando una modesta pressione; in questo modo si potranno ottenere delle informazioni sulle condizioni più interne al testicolo, avendo la possibilità di percepire, se presente, anche un eventuale nodulo, situato all’interno del parenchima testicolare. Esso potrà avere la grandezza di un pisello o addirittura di una piccola nocciola e risultare più duro rispetto al restante tessuto. Si ricorda che l’autopalpazione, quando effettuata in modo delicato, non determina dolore. Infine non bisogna allarmarsi se un testicolo, complessivamente, risulta un po’ più grosso dell’altro. Le sue dimensioni normali possono variare dai 4 a 5 cm di lunghezza.
Però Attenzione. Un elemento di normalità che bisogna sempre considerare è la presenza dell’epididimo; esso è situato dietro e lateralmente al testicolo dall’alto in basso e si presenta come una struttura morbida tubulare: l’epididimo può risultare dolorabile quando si tocca in quanto spesso è sede di infiammazioni (epididimite): a volte nel suo contesto si possono apprezzare delle formazioni tondeggianti, non dure, che variano da pochi millimetri a qualche centimetro, simulando a volte anche un testicolo soprannumerario: si tratta di semplici cisti. L’autopalpazione andrebbe eseguita dopo i 15 anni, una volta al mese, in modo da individuare qualsiasi formazione sospetta fin nelle fasi iniziali.