
Entra nel vivo la fase operativa di un protocollo triennale di collaborazione tra l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’associazione Ragazzi On the Road, introducendo in Italia l’esperienza post-incidente, vissuta dai giovani accanto a chi sta affrontando un percorso riabilitativo dopo un trauma. Oltre 80, tra ragazzi e ragazze, i giovani selezionati per l’edizione estiva 2025 del progetto nella provincia di Bergamo; l’obiettivo è estendere progressivamente l’iniziativa a un numero sempre più ampio, offrendo “esperienze educative autentiche, trasformative e profonde”. Ruolo centrale di questo approccio è rivestito da un modulo post-traumatico, coordinato da Lorenzo Ghilardi, che porterà i partecipanti a vivere alcune giornate su una carrozzina, affiancando pazienti ricoverati a Mozzo, nella sede della Riabilitazione Specialistica. Un’esperienza concreta, spiegano gli organizzatori, fondata sul confronto peer-to-peer con giovani che stanno affrontando un difficile cammino di rinascita, per generare consapevolezza, responsabilità e vicinanza.
Altra novità è l’avvio di un percorso di consapevolezza su tutti gli aspetti che derivano da un incidente sulla strada. Ai ragazzi, spiegano ancora i promotori, sarà proposta, per iniziare, la partecipazione agli incontri del ciclo Lezioni di Vita, curati da Sergio Vedovati, responsabile del Coordinamento Donazione e Trapianti dell’ASST Papa Giovanni XXIII, per diffondere la cultura della donazione degli organi e dei trapianti.
L’ingresso in Ospedale avviene già a bordo dei mezzi di soccorso AREU-112, che accompagnano i ragazzi direttamente nel cuore dell’emergenza. Qui accedono alla shock room del Pronto Soccorso, dove osservano da vicino la gestione delle situazioni critiche, seguendo le équipe medico-infermieristica durante i turni reali.
Nel corso della presentazione dell’iniziativa, un ringraziamento particolare è stato rivolto a fra Mauro Mariani, cappellano dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, che 18 anni fa – insieme all’allora Direzione dell’Ospedale e al 118 – diede vita alle prime esperienze educative all’interno del Papa Giovanni, al fine “di accompagnare la riflessione nei ragazzi, mai giudicare”. Ricordato anche l’approccio del giornalista Alessandro Invernici, “che ha trasformato l’osservazione in racconto educativo e strutturato il modello insieme alle Istituzioni sanitarie”. Il progetto intende porre “i giovani davanti alla realtà, senza filtri, per imparare a vedere, comprendere e scegliere”.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, che ha scelto di affiancare in modo particolare il modulo dedicato al post-incidente e alla riabilitazione. Presenti alla conferenza stampa: il direttore amministrativo dell’ASST, Gianluca Vecchi; la coordinatrice infermieristica del Coordinamento Trapianti, Claudia Zucchinali; la direttrice della Riabilitazione Specialistica, Silvia Galeri; il coordinatore fisioterapista, Andrea Bertacco; la coordinatrice infermieristica, Emanuela Busetti; Manuela Belotti, responsabile della Segreteria, Liberalità e Attività Culturali, della Fondazione Credito Bergamasco, che ha portato il saluto del presidente, Angelo Piazzoli; il presidente dell’associazione Ragazzi On the Road, Egidio Provenzi; il vicepresidente e fondatore, Alessandro Invernici; lo psicologo e responsabile dell’équipe educativa, Lorenzo Brollo; il medico responsabile volontario, Tommaso Richelmi, che sarà affiancato nell’attività dal collega volontario, Francesco Ghilardi; Maria Antonia Foieni, consigliere; la responsabile, Cristina Salemi, e Lorenzo Ghilardi, giovane volontario referente del nuovo modulo post-incidente. A condividere la propria testimonianza sull’importanza di una corretta informazione e educazione sui rischi della strada è stato Simone Cristinelli, che ha conosciuto la realtà della Riabilitazione specialistica come paziente per poi decidere di impegnarsi come volontario e testimonial anche dell’Associazione.
“Fin dal primo giorno in cui siamo stati accolti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, abbiamo trovato una straordinaria disponibilità da parte della Direzione, dei Medici e degli Infermieri”, dichiara Egidio Provenzi, presidente dell’associazione Ragazzi On the Road. “La loro dedizione e professionalità nel coinvolgere i nostri ragazzi, sempre nel pieno rispetto della privacy, ha reso possibile un percorso educativo unico. Un ringraziamento sincero va alla Fondazione Credito Bergamasco, il cui prezioso contributo ha permesso di ampliare ulteriormente le opportunità formative offerte ai giovani.”
“Questo progetto nasce da un’intuizione semplice: mettere i giovani di fronte alla realtà, senza filtri, per aiutarli a comprendere le conseguenze delle proprie azioni”, afferma Alessandro Invernici, vicepresidente dell’associazione Ragazzi On the Road. “Vedere i ragazzi trasformarsi attraverso queste esperienze è la conferma che stiamo percorrendo la strada giusta. Qui non si insegna con le parole: si impara con gli occhi, con l’ascolto, con la vita vissuta accanto a chi lotta per ricominciare.”
“L’Ospedale è da sempre aperto a proposte ed iniziative che aiutino a rafforzare la dimensione della prevenzione e la cultura della salute”, dichiara Gianluca Vecchi, direttore amministrativo dell’ASST Papa Giovanni XXIII. “Puntiamo a far comprendere ai giovani il rischio reale che si assumono al volante e l’importanza di comportamenti sicuri e rispettosi per sé e per l’altro. I giovani vivranno concretamente i potenziali effetti degli incidenti, accompagnati nel percorso dalle varie figure professionali che lavorano nella nostra Riabilitazione specialistica. L’intenzione, condivisa con l’associazione, è quella di offrire a questi ragazzi una maggiore consapevolezza sull’importanza della donazione degli organi dopo la morte, che rappresenta un’opportunità terapeutica in molti casi salvavita per pazienti in attesa di trapianto.”