Prima Biobanca pubblica in Sicilia per la crioconservazione

“La Biobanca è un fiore all’occhiello non solo per l’ospedale Cannizzaro, ma per la Sicilia in generale, perché è l’unica pubblica del Sud. Si rivolge a pazienti in età riproduttiva con malattie oncologiche, pazienti a rischio di esaurimento gonadico come nei casi di menopausa precoce, persone soprattutto maschi con lesioni midollari” dichiara il prof. Paolo Scollo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia. “Le strategie sono, nell’uomo, la conservazione degli spermatozoi; mentre nella donna o la conservazione della cellula uovo, e dunque dell’ovocita, oppure la conservazione del tessuto ovarico. In pochi mesi – commenta Scollo – abbiamo trattato 57 pazienti, effettuato 106 crioconservazioni, 4 scongelamenti e abbiamo due gravidanze in corso”.

Una di queste è il traguardo del percorso seguito da Alessandro Settipani, 39enne di Augusta, e dalla moglie Lesia: a seguito di una lesione midollare, il giovane dovette rivolgersi all’ospedale Careggi di Firenze per la crioconservazione; successivamente, la coppia ricorse alla PMA dell’ospedale Cannizzaro, dove la fecondazione assistita ha avuto esito positivo: “Oggi chi si trova nelle mie stesse condizioni non è più costretto ad andare fuori Regione”, dichiara il giovane, che ha fatto dono al personale della PMA di una scultura del maestro Gianni Sessa.

“Quello che presentiamo oggi è un importante riconoscimento che ci rende orgogliosi degli uomini del Sud: non siamo soltanto la terra della sanità che non funziona, stiamo sempre più facendo emergere modelli e eccellenze che ci sono e che dobbiamo sottolineare affinché fungano come leve del sistema”, afferma il sottosegretario Faraone. “Occuparsi della fertilità in occasione di una malattia o di un grave danno vuol dire occuparsi di qualcosa che non è affatto secondario. Perché dà speranza, dà una prospettiva. Un plauso a chi ha pensato alla Biobanca, a chi l’ha strutturata e a chi l’ha costruita. Ora bisogna creare una sinergia fra tutte le strutture ospedaliere affinché la Biobanca sia una parte di un’azione efficace da realizzare in maniera complessiva.”

Le conclusioni sono state affidate all’assessore Gucciardi. “Oggi abbiamo reso pubblico qualcosa che funziona già da un po’ di tempo: le inaugurazioni vuote non appartengono al nostro modo di operare. Il mio grazie, quindi, va al direttore generale Pellicanò che rappresenta per intero questa Azienda ospedaliera, un’eccellenza che ha un ruolo di primo piano non soltanto nel campo dell’urgenza, come la Biobanca dimostra. E un grazie di cuore al prof. Scollo per la sua sobrietà, per il suo modo normale di fare cose straordinarie, con la collaborazione di una grande squadra. È questo il modello che vogliamo, in cui un’eccellenza fa parte di una rete che funziona. Oggi – conclude Gucciardi – lo possiamo dire a testa alta e con gratitudine verso chi ha consentito tutto questo: in Sicilia ci si può curare con la qualità che offrono le altre regioni più importanti.”