
L’Ematologia bolognese conferma la propria vena pionieristica. L’Istituto del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS Seràgnoli continua il percorso lungo la direzione tracciata dall’ematologo Sante Tura in ricerca clinica e somministrazione della terapia cellulare CAR-T, frontiera nel trattamento dei tumori del sangue, che oggi registra un aumento della sopravvivenza per alcuni tipi di tumori ematologici che in precedenza potevano contare su poche opzioni terapeutiche. Un numero sempre maggiore di pazienti è candidabile alle terapie cellulari e i risultati sono promettenti: “Il meglio però deve ancora arrivare”, dichiarano gli esperti dell’Oncoematologia bolognese, riuniti per un confronto promosso dall’Associazione Italiana Contro Leucemie, Linfomi e Mieloma AIL. L’evento CAR-T Cells, Risultati e Prospettive nei Tumori del Sangue, precede l’apertura del meeting internazionale Hematology Summit 2025, patrocinato dalla Società Italiana di Ematologia SIE, in corso a Bologna dal 13 al 15 maggio.
L’Istituto di Ematologia L. e A. Seràgnoli IRCCS AOU di Bologna è capofila nell’utilizzo delle terapie CAR-T in Italia, con 240 pazienti trattati (190 linfomi, 46 mielomi e 4 leucemie acute linfoblastiche), e con più di 240 trial clinici, di cui 1/3 sui linfomi, con farmaci sperimentali di fase 1, 2 e 3. “Le CAR-T rappresentano più che una speranza concreta per quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali e il loro impiego sta ottenendo successi insperati in pazienti che non avevano più alcuna possibilità terapeutica, dopo aver tentato tutte le cure disponibili”, dichiara Giuseppe Toro, presidente nazionale AIL. “Ancora molte sono le sfide da affrontare per la ricerca e per i clinici e alcuni interrogativi a cui dare risposte, AIL in questo scenario in continua evoluzione, è al fianco dei pazienti e delle famiglie, promuovendo un’informazione il più possibile esaustiva e corretta che sia in grado di aiutare pazienti e medici verso le scelte terapeutiche più sicure ed efficaci.”
Quasi ultimata, inoltre, la Cell Factory, progetto del Policlinico IRCCS Sant’Orsola per la prima “officina monoclonale” in Emilia-Romagna per la produzione di CAR-T “accademiche”, ovvero prodotte in ambito ospedaliero/universitario a scopo no profit e nell’ambito di studi clinici.