Sono stati circa 30 gli accessi registrati nei Pronto Soccorso liguri per patologie correlabili all’ondata di calore che sta investendo tutto il Paese. Fino a giovedì 24 agosto 2023, il Sistema di Allarme per la Prevenzione degli Effetti delle Ondate di Calore ha previsto il bollino rosso per la città di Genova, con condizioni meteo che rappresentano un rischio la salute non soltanto nella popolazione suscettibile. Si rinnova dunque l’invito a seguire i consigli legati ai corretti comportamenti per prevenire i rischi legati ai colpi di calore. “Non ci stanchiamo di ripetere che, in queste giornate dove le temperature percepite superano i 40 °C, vanno adottati comportamenti di buon senso, evitando soprattutto l’esposizione al sole nelle ore più calde”, dichiara l’assessore alla Sanità della Regione, Angelo Gratarola. “Un principio che vale per anziani e fragili, ma anche per tutto il resto della popolazione che deve prestare molta attenzione ed evitare di fare attività fisica con le attuali temperature. Nei Pronto Soccorso registriamo un incremento di accessi che non sta comunque generando situazioni di sovraffollamento.”
“Queste ondate di calore sono caratterizzate da temperature molto elevate, sebbene con una umidità inferiore ad altre”, afferma Ernesto Palummeri, coordinatore del Centro di riferimento ligure di Alisa. “Ciò che preoccupa è soprattutto il perdurare di queste condizioni climatiche, iniziate 3-4 giorni fa e destinate a proseguire almeno fino a giovedì (24 agosto 2023, ndr). È dunque importante evitare tutti i comportamenti che possono mettere a rischio la salute, facendo particolarmente attenzione allo stato di idratazione di anziani e bambini che, in alcuni casi, sottovalutano o non sono nelle condizioni di percepire l’importanza di bere molta acqua.”
Il numero verde regionale InformAnziani 800 593 235 è valido su tutto il territorio regionale; risponde 7 giorni su 7 dalle 08:00 alle 20:00 ed è a disposizione delle persone più fragili o anziani in difficoltà per la consegna dei farmaci o della spesa a domicilio. A svolgere il servizio, i custodi sociali, circa 140 in tutta la Liguria, di cui la metà a Genova, a cui si affiancano anche i volontari per il monitoraggio telefonico e per un servizio di “compagnia telefonica”.