#SelexPerLaRicerca al fianco di AISLA per la BioBanca SLA

Nella Giornata Internazionale della Solidarietà Umana, la donazione complessiva del Gruppo dal 2019 supera quota 450mila euro. Il sostegno è iniziato con la campagna #SelexPerLaRicerca, attraverso la quale sono stati raccolti 301.628 € ed è poi proseguito il percorso del Gruppo di Commercio al fianco di AISLA e della Comunità Sla, contribuendo all’inaugurazione della BioBanca Nazionale SLA, presso il Policlinico Gemelli di Roma, il 20 giugno 2019. Anche nel 2022, il Gruppo ha scelto di finanziare la ricerca scientifica sulla patologia, destinando ulteriori 50mila euro ad AISLA per il proseguimento del progetto BioBanca Nazionale SLA. “Quando 3 anni fa abbiamo abbracciato il progetto al fianco della comunità SLA, abbiamo pensato a un percorso comune a sostegno del progresso della ricerca scientifica e dell’Associazione”, dichiara Maniele Tasca, direttore generale di Selex Gruppo Commerciale. “Un impegno fortemente sentito che rispecchia il senso di vicinanza proprio del DNA Selex. Sin dal primo momento la sinergia del Gruppo con Aisla e i Centri Clinici NeMO ci ha permesso di guardare oltre, verso un futuro dove la parola Cura sia finalmente sinonimo di possibilità.”

La SLA, malattia neurodegenerativa, è una patologia multifattoriale e la sua eziologia ricade sulla genetica. Divengono quindi fondamentali lo studio di questa scienza e la disponibilità di dati clinici e biologici: La “sfida” di AISLA prevede il raggiungimento nel 2023 del match tra informazioni cliniche fornite dal Registro Nazionale SLA e la “storia” del DNA colpito dalla malattia, per indagarne le cause ancora poco conosciute. L’invito è proprio quello di usufruire dei campioni biologici a disposizione, i cui costi di trasporto e di stoccaggio sono elevati. Per la ricerca sulla SLA – patologia che colpisce in maniera selettiva un gruppo di cellule, chiamate motoneuroni, comportando la paralisi progressiva della muscolatura scheletrica – proprio le biobanche diventano indispensabili per fornire materiale biologico e dati clinici correlati. Attraverso il patrimonio biologico raccolto nelle biobanche è anche possibile studiare le cause delle malattie genetiche rare e definire nuovi strumenti di prevenzione e diagnosi. “Ciò che mi interessava di più di questo progetto era l’obiettivo ultimo, il processo di condivisione delle competenze scientifiche, dei campioni biologici e dei risultati di ricerca”, afferma il presidente della BioBanca, Paolo Annunziato. “Quando la scienza si fonde con la solidarietà viene meno il vuoto d’aria che noi malati di SLA conosciamo bene e si accende la luce della speranza che alimenta le nostre vite e quelle dei nostri cari.”