Epatite. “Influencer in prima linea per promuovere prevenzione e conoscenza”

Le epatiti virali causano nel mondo ancora più di 1milione di morti ogni anno. In occasione della Giornata Mondiale sulle Epatiti, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che celebrata il 28 luglio 2023, è stata lanciata la campagna Viral: Rendiamo Virale la Conoscenza delle Epatiti, allo scopo di diffondere messaggi efficaci di consapevolezza e contribuire così a fermare a diffusione dei virus. L’iniziativa, realizzata da Gilead Sciences con il patrocinio delle Società scientifiche e delle Associazioni di pazienti impegnate in quest’area, coinvolge diversi “influencer” impegnati a diffondere messaggi di sensibilizzazione: dai propri profili Instagram, pubblicheranno infatti post e stories per promuovere la conoscenza delle epatiti virali, raggiungendo un bacino potenziale di oltre 1milione di follower.

La campagna è incentrata sull’epatite C, la forma più diffusa di epatite virale in Italia. Sebbene l’Oms abbia stabilito per il 2030 l’obiettivo di ridurre del 65% le morti legate all’epatite C e del 90% i nuovi contagi, in Italia si stima ci siano ancora 100mila persone con malattia del fegato avanzata causata da epatite C e non diagnosticata, la maggior parte di età compresa fra i 60 e i 70 anni, e altri 280mila individui con infezione da HCV attiva con età media di 46 anni, ignari di essere malati perché senza sintomi.

“La disponibilità di farmaci in grado di guarire chi è infettato da HCV rende ancor più urgente la promozione di messaggi corretti: è fondamentale diffondere le informazioni sul test e sui fattori di rischio così da scovare le infezioni sommerse e diminuire drasticamente la circolazione del virus”, dichiara Alessandra Mangia, responsabile Unità Dipartimentale di Epatologia IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, San Giovanni Rotondo. Obiettivo della campagna è aumentare la consapevolezza sulle epatiti virali, tra le quali l’epatite Delta, la forma più aggressiva, che colpisce solo le persone con infezione da virus HBV (il virus responsabile dell’epatite B). Si stima che nel mondo circa 10milioni di persone vivano con l’epatite Delta (HDV) e che in Italia circa il 5-9% delle persone con infezione da virus HBV sia infetto anche da HDV, percentuale che aumenta fra i soggetti che provengono da Paesi in cui l’epatite D è endemica e non esistono politiche di vaccinazione contro l’epatite B.

I MESSAGGI DELLA CAMPAGNA

  • “Ogni giorno trasmetti una diretta. Ma non sai come si trasmette l’epatite. Per fermare il diffondersi delle epatiti virali è fondamentale capire quali sono i fattori di rischio per contrarre il virus: il principale è il contatto diretto con sangue infetto che può essere causato dalla condivisione di oggetti appuntiti o taglienti (come rasoi, lamette o forbici), da aghi, da strumenti chirurgici usati e non sterilizzati, o attraverso le trasfusioni di sangue.”
  • “La maggior parte degli over50 ha un profilo social. E un profilo potenzialmente a rischio HCV. L’infezione da HCV è più diffusa fra chi ha più di 50 anni, persone che hanno avuto una maggiore probabilità di sottoporsi a trasfusioni, operazioni chirurgiche o pratiche sanitarie prima degli anni Novanta, quando ancora non si conosceva il virus e quindi non esisteva il test per il plasma trasfuso e gli organi da donatore, né si utilizzavano aghi, siringhe e strumenti chirurgici monouso.”
  • “Controlli il feed ogni quarto d’ora. Ma non hai mai fatto un controllo dell’HCV. Il test per l’HCV è uno strumento importante di salute pubblica: la diagnosi precoce permette di indirizzare i pazienti verso le cure. Grazie all’utilizzo di farmaci che agiscono direttamente sul virus, oggi è infatti possibile eliminare il virus e curare l’epatite C nella quasi totalità dei casi (oltre il 95%).”

“Da oltre 20 anni Gilead Sciences è in prima linea nella lotta alle epatiti virali, con lo sviluppo di soluzioni che hanno migliorato radicalmente la vita dei pazienti, ovunque”, dichiara Frederico da Silva, vp & general manager Gilead Sciences Italia. “Abbiamo rivoluzionato – afferma – la storia delle epatiti raggiungendo traguardi considerati impossibili: una cura definitiva per l’HCV, terapie sempre più efficaci e tollerate per l’HBV e l’ingresso in una nuova era per la gestione dell’HDV. Pensiamo che sia fondamentale promuovere l’accesso alle terapie più efficaci per garantire a tutti i pazienti le stesse possibilità di cura. Gilead – conclude – è profondamente impegnata nel sostenere la collaborazione con il Sistema Sanitario Italiano per l’eliminazione delle epatiti virali, l’obiettivo prefissato dall’Oms.”