Carcinoma uroteliale avanzato. “Padcev™ più efficace della chemioterapia: aumenta la sopravvivenza e diminuisce la progressione della malattia”

I pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico hanno maggiore possibilità di sopravvivenza se trattati con padcev™ (enfortumab vedotin), un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro la nectina-4, più keytruda® (pembrolizumab), un inibitore PD-1. È quanto evidenzia lo studio clinico di fase 3 EV-302, meglio conosciuto come Keynote-A39. I risultati sono stati presentati al Congresso sulle Neoplasie Genito-Urinarie dell’American Society of Clinical Oncology ASCO GU 2025, svoltosi recentemente a San Francisco. “Questi ultimi risultati dello studio EV-302 confermano i risultati primari, che hanno dimostrato un miglioramento in termini di sopravvivenza per i pazienti trattati con enfortumab vedotin e pembrolizumab, risultati senza precedenti nel carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico”, dichiara Thomas Powles, professore di Oncologia Genitourinaria presso la Queen Mary University di Londra, principale sperimentatore dello studio. “I dati mostrano che il potenziale beneficio in termini di sopravvivenza è diventato ancora maggiore con l’estensione del follow-up e rafforzano ulteriormente la combinazione come standard di cura.”

SOPRAVVIVENZA

Dall’analisi dei dati, si è inoltre evinto che la combinazione di enfortumab vedotin e pembrolizumab ha ridotto il rischio di morte del -49% rispetto alla chemioterapia. La sopravvivenza globale mediana è stata di 33,8 mesi per la combinazione, rispetto ai 15,9 mesi per la chemioterapia. Il beneficio in termini di sopravvivenza globale è stato osservato in tutti i sottogruppi predefiniti, inclusi i sottogruppi idonei e non idonei al trattamento con cisplatino. Enfortumab vedotin più pembrolizumab ha anche ridotto il rischio di progressione della malattia o morte del -52% rispetto alla chemioterapia (HR = 0,48; 95% CI, 0,41-0,57). La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 12,5 mesi per la combinazione rispetto a 6,3 mesi per la chemioterapia. A detenere il brevetto del farmaco, Pfizer Inc. e Astellas Pharma Inc.