A Catania, convegno su farmacovigilanza e appropriatezza delle prescrizioni

Per “migliorare la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti, agevolare l’attività di monitoraggio della sicurezza dei farmaci in uso (farmacovigilanza) e sviluppare la pratica del deprescribing, ovvero la riduzione o l’interruzione appropriata di farmaci non necessari o potenzialmente dannosi”, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia OMCeO di Catania, insieme all’Università di Catania e alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri FNOMCEO, ha organizza il convegno Farmacovigilanza e Deprescribing, svoltosi nei giorni scorsi a Catania. La farmacovigilanza, ribadiscono gli organizzatori, riveste un ruolo fondamentale nel garantire l’uso sicuro dei farmaci dopo immissione sul mercato, attraverso il monitoraggio continuo degli effetti avversi e l’identificazione di nuovi rischi per la salute. In parallelo, il deprescribing emerge come pratica clinica essenziale per prevenire i rischi associati alla polifarmacoterapia, migliorare gli esiti per le cure dei pazienti e promuovere un uso più razionale delle risorse sanitarie.

“Il tema è importante, il momento è complesso per la Sanità italiana”, dichiara Alfio Saggio, presidente OMCeO Catania. “Si pensi che circa 500mila Siciliani non si curano più, per una difficoltà economica e per i problemi noti legati all’accesso alle liste d’attesa. La prescrizione dei medicinali è vigilata dalle Autorità, e a prescindere da ciò bisogna ricorrere a una più attenta prescrizione dei farmaci.”

“La farmacovigilianza è un obbligo di legge rivolto ai Medici e agli operatori sanitari che ha lo scopo di aggiornare costantemente il profilo di sicurezza e tollerabilità dei farmaci”, afferma Filippo Drago, responsabile del Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza, AOU Policlinico G. Rodolico – San Marco, Catania. “Il sevizio viene realizzato dall’Aifa insieme con il sistema europeo, sulla base delle segnalazioni di sospette reazioni avverse che vengono realizzate dagli operatori sanitari, in primis i Medici. La segnalazione è anche un contributo scientifico alla definizione sempre più accurata del profilo di sicurezza e tollerabilità dei farmaci e questo serve per un’appropriata prescrizione degli stessi.”

“L’OMCeO deve formare i Medici intervenendo negli argomenti importati che caratterizzano la pratica clinica”, dichiara Antonino Di Guardo, consigliere dell’Ordine etneo e moderatore dell’evento. “La deprescrizione dei farmaci rappresenta un argomento importante: la legge Gelli impone di seguire rigorosamente le linee-guida, diversamente il medico rischia di incorrere in contenzioso.”

“L’aumento della vita media porta i pazienti a avere molte patologie per cui cresce la tendenza ad assumere farmaci”, dichiara Marcello Scifo, consigliere dell’Ordine etneo, moderatore del convegno. “Il problema degli effetti collaterali è all’ordine del giorno. Si sta provando a rimediare a questo, con la messa in commercio di preparati come la polipillola. Questi, uniscono più principi attivi, ma il rischio è che questi vadano vanno in contrasto l’uno con l’altro.”