
La Commissione Europea ha concesso l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio di cenobamato per il trattamento aggiuntivo delle crisi a esordio focale con o senza generalizzazione secondaria in pazienti adulti con epilessia che non sono stati adeguatamente controllati, nonostante un’anamnesi di trattamento con almeno due farmaci antiepilettici. L’Autorizzazione è valida in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, oltre che in Islanda, Norvegia e Liechtenstein. “In Europa cenobamato sarà un’importante nuova opzione di trattamento per gli adulti che non possono ancora controllare le loro crisi a esordio focale con le terapie disponibili”, afferma Pierluigi Antonelli, CEO di Angelini Pharma. “L’epilessia resistente al trattamento ha un effetto devastante sui pazienti e sulle loro famiglie; siamo quindi orgogliosi di poter contribuire ad affrontare questa urgente sfida sanitaria. Angelini Pharma è impaziente di rendere disponibile cenobamato ai pazienti di tutta Europa, e di continuare a soddisfare le esigenze delle persone con disturbi del sistema nervoso centrale attraverso il suo portfolio e la sua pipeline di prodotti innovativi.”
“Questa approvazione segna una svolta fondamentale nel trattamento delle crisi a esordio focale negli adulti con epilessia. È molto importante che i pazienti dispongano di una nuova opzione di trattamento, perché la maggior parte di loro continua a soffrire di crisi che possono avere effetti importanti sulla loro vita”, dichiara Agnese Cattaneo, chief medical officer presso Angelini Pharma. “Si stima che in Europa vi siano 6milioni di persone con epilessia, e il 40% circa dei pazienti adulti con epilessia focale ha un controllo inadeguato delle crisi dopo il trattamento con due farmaci antiepilettici (ASM, anti-seizure medication). L’approvazione CE di cenobamato fornisce a tutti loro la speranza di una vita migliore.”
“I farmaci anticonvulsivanti introdotti negli ultimi 3 decenni hanno migliorato la nostra capacità di adattare la scelta del trattamento alle esigenze individuali, ma hanno avuto uno scarso impatto sugli esiti delle crisi nelle persone con epilessia refrattaria”, commenta Emilio Perucca, professore di Farmacologia Clinica presso l’Università di Pavia e immediate past president presso l’International League Against Epilepsy. “Cenobamato differisce da questi farmaci perché il suo utilizzo si traduce per questi pazienti in tassi di libertà da crisi senza precedenti. Questo è importante perché solo la libertà dalle crisi può consentire il ritorno a una vita normale e pienamente produttiva.”