Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano CHMP dell’Agenzia Europea per i Medicinali ha espresso un parere positivo che raccomanda l’approvazione di dupilumab nell’Unione Europea come trattamento aggiuntivo di mantenimento negli adulti con broncopneumopatia cronica ostruttiva non controllata caratterizzata da un aumento degli eosinofili nel sangue. Si prevede che la Commissione Europea annuncerà la decisione finale sulla richiesta di autorizzazione nei prossimi mesi. La BPCO è una malattia respiratoria che danneggia i polmoni e causa un progressivo declino della funzionalità polmonare e rappresenta la quarta causa di morte a livello mondiale. I sintomi includono tosse persistente, eccessiva produzione di muco e respiro corto che possono compromettere la capacità di svolgere le attività quotidiane di routine, con conseguenti disturbi del sonno, ansia e depressione. La BPCO è anche associata a un significativo onere sanitario ed economico dovuto alle esacerbazioni acute ricorrenti che richiedono il trattamento con corticosteroidi sistemici e/o portano all’ospedalizzazione. Il fumo e l’esposizione a particelle nocive sono fattori di rischio fondamentali per la BPCO, ma anche chi smette di fumare può comunque sviluppare o continuare ad avere la malattia. Da oltre un decennio non sono stati approvati nuovi approcci terapeutici.
Il parere positivo del CHMP è supportato dai dati di 2 studi di riferimento di fase 3, Boreas e Notus, che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di dupilumab in adulti affetti da BPCO non controllata con evidenza di infiammazione di tipo 2 (cioè, eosinofili nel sangue ≥300 cellule per μL). Tutti i pazienti erano in terapia inalatoria di base standard massimale (quasi tutti in triplice terapia). L’endpoint primario è stato raggiunto in entrambi gli studi, dimostrando che dupilumab ha ridotto significativamente le esacerbazioni acute di BPCO moderate o gravi su base annua rispetto al placebo. Dupilumab ha dimostrato di essere in grado di migliorare rapidamente e significativamente la funzionalità polmonare rispetto al placebo, con miglioramenti sostenuti a 52 settimane. Inoltre, dupilumab ha migliorato la qualità di vita correlata alla salute a 52 settimane (in modo statisticamente significativo nello studio Boreas e nominalmente significativo nello studio Notus), come valutato dal St. George’s Respiratory Questionnaire SGRQ.
I risultati sulla sicurezza in entrambi gli studi sono stati generalmente coerenti con il profilo di sicurezza noto di dupilumab nelle sue indicazioni approvate. Gli eventi avversi più comunemente osservati con dupilumab rispetto al placebo in entrambi gli studi sono stati mal di schiena, COVID-19, diarrea, cefalea e nasofaringite. Sono in corso di esame anche le richieste di autorizzazione da parte delle Autorità regolatorie di tutto il mondo, comprese quelle di Stati Uniti e Cina. All’inizio del 2024, la Food and Drug Administration FDA statunitense ha accettato per la revisione prioritaria la richiesta di licenza biologica supplementare per dupilumab come trattamento di mantenimento aggiuntivo in alcuni pazienti adulti con BPCO non controllata; la data prevista per l’approvazione è il 27 settembre 2024. L’uso di dupilumab nella BPCO è in fase di sperimentazione e non è ancora approvato dalle Autorità regolatorie nelle diverse parti del mondo.
Sanofi e Regeneron stanno esaminando il ruolo che diversi tipi di infiammazione svolgono nella progressione della BPCO attraverso lo studio di 2 biologici potenzialmente first in class, dupilumab e itepekimab. Dupilumab inibisce le vie di segnalazione dell’interleuchina-4 (IL-4) e dell’interleuchina-13 (IL-13) e il programma si concentra su una popolazione specifica di persone con evidenza di infiammazione di tipo 2; itepekimab è un anticorpo monoclonale completamente umano che si lega e inibisce l’interleuchina-33 (IL-33), un attivatore e amplificatore di una infiammazione a più ampio spettro nella BPCO. È attualmente in fase di studio clinico, con 2 studi di fase 3 che stanno attualmente arruolando, e la sua sicurezza ed efficacia non sono state valutate da alcuna autorità regolatoria.
Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce le vie di segnalazione dell’interleuchina-4 (IL-4) e dell’interleuchina-13 (IL-13) e non è un immunosoppressore. Il programma di sviluppo di dupilumab ha dimostrato un significativo beneficio clinico e una riduzione dell’infiammazione di tipo 2 negli studi di Fase 3, stabilendo che l’IL-4 e l’IL-13 sono fattori chiave e centrali dell’infiammazione di tipo 2 che gioca un ruolo importante in molteplici malattie correlate e spesso co-morbide.