Liguria protagonista al CIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale SIOeChCF, recentemente svoltosi a Milano, come esempio di appropriatezza prescrittiva dei farmaci biologici per la rinosinusite cronica nell’ottica di una ottimizzazione delle risorse sanitarie regionali. Ospite di una Tavola Rotonda promossa da Frank Rikki Carlevari, presidente dell’Accademia Italiana di Rinologia IAR, l’assessore alla Sanità della Liguria, Angelo Gratarola, ha illustrato ai partecipanti il lavoro svolto che ha consentito alla Regione di diventare in questo senso punto di riferimento nazionale. “La nostra Regione attraverso una delibera del maggio 2022 è la prima regione italiana ad aver approvato l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci biologici nella rinosinusite cronica e nella poliposi che va nel solco di un modello già esistente per l’impiego dei farmaci biologici in altre discipline”, afferma. “Il modello ligure coniuga la promozione dell’accesso, la capillarità dello stesso e l’appropriatezza della prescrizione coinvolgendo i clinici nella scelta dei pazienti nella necessità di disporre di strumentazioni adeguate e infine di garantire il monitoraggio degli esiti.”
La rinosinusite cronica si manifesta con sintomatologia di tipo respiratorio, ha un’incidenza del 10% in Liguria, può associarsi o meno a polipi nasali e in alcuni casi trova la concomitanza con l’asma allergico. Porta ad alterazione del gusto, dell’olfatto, cefalea e senso di congestione nasale. “La terapia per la sua cura è mista, con gli steroidi come primo step per i potenti effetti disinfiammatori”, afferma Carlevari. “Nel caso della poliposi, può giocare un ruolo importante anche la chirurgia, ma si associa anche l’utilizzo del farmaco biologico laddove i primi step non hanno mostrato segni di sufficiente miglioramento. La Liguria ha da tempo mantenuto una grande attenzione all’introduzione di farmaci innovativi che, da una parte, rappresentano un grande vantaggio, ma che vanno impiegati con appropriatezza per evitare di ‘bruciare’ il farmaco e cioè, con la sua eccessiva diffusione laddove non indicato, vanificarne gli effetti benefici.”
“I farmaci biologici sono ad alto costo e quindi l’appropriatezza deve coniugarsi necessariamente anche con la sostenibilità economica nell’ottica di non razionare ma razionalizzare l’impiego”, afferma Gratarola. “Ecco dunque la delibera che, come dichiarato da alcuni partecipanti alla Tavola Rotonda, sarà presa ad esempio da altre Regioni. In questo documento si consente infatti alla parte clinica di confrontarsi con la parte politica per garantire l’accesso alle migliori cure possibili.”