
La Sclerosi laterale amiotrofica è malattia degenerativa che colpisce i neuroni deputati al controllo del movimento, che risulta compromesso insieme a fonazione e deglutizione. Ma oggi abbiamo una novità, che arriva da Torino: il colesterolo LDL, quello generalmente definito “cattivo”, è sospettato di essere una delle cause genetiche della SLA.
Lo studio, eseguito presso il Centro Regionale Esperto Sla delle Molinette e dell’Università di Torino, è stato condotto da Adriano Chiò, Andrea Calvo, e dal gruppo di ricerca del NIH, National Institutes of Health di Bethesda, Stati Uniti; ha dimostrato che l’iperlipemia è un fattore di rischio genetico per la sclerosi laterale amiotrofica, insieme al fumo e a elevati livelli di attività fisica, mentre un’attività fisica moderata è un fattore protettivo. In particolare, è stata adottata una tecnica di analisi innovativa, la randomizzazione mendeliana, su 20.806 casi di Sla e 59.804 controlli di origine europea, analizzando 10.031.630 varianti geniche associate a 889 “tratti”, che includono un’ampia gamma di caratteristiche. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Annals of Neurology.