
Spesso ci si chiede come conservare il pomodoro una volta acquistato in negozio o appena raccolto dalla pianta: in frigo, a alla temperatura di 7 °C; o a temperatura ambiente, a 20 °C. A queste domande hanno risposto alcuni ricercatori dell’Università di Göttingen, che hanno studiato la conservazione e i passaggi dalla raccolta alla tavola per valutare se questi potessero incidere sul sapore dei pomodori maturi. Valutatori esperti hanno esaminato la consistenza della polpa, la dolcezza, l’acidità e la sugosità dei pomodori non rilevando differenze significative nel sapore tra le due opzioni di conservazione. Dunque, almeno per il gusto, nessuna differenza dovuta al metodo di conservazione. “È la varietà di pomodoro che ha un’influenza importante sul sapore. Pertanto, lo sviluppo di nuove varietà è la giusta direzione verso il miglioramento dell’aroma dei pomodori”, afferma Larissa Kanski, autrice principale dello studio pubblicato su Frontiers in Plant Science. “Bisogna considerare che più breve è il periodo di conservazione dal momento della raccolta in poi, migliore è il sapore”, aggiunge Elke Pawelzik, co autore dello studio.
fonte msd salute, argon media
Il licopene è ottenuto solo con la cottura del pomodoro ed è contenuto in elevate quantità nel concentrato di pomodoro. Si tratta di uno dei più potenti antiossidanti della famiglia dei carotenoidi e agisce contro i radicali liberi, protegge dall’invecchiamento cellulare, ha un’azione di prevenzione sui tumori, specialmente quelli della prostata, e si è dimostrato efficace anche nel trattamento dei disturbi del cavo orale che, seppur lievi, possono minacciare la salute della bocca. Qualche anno addietro è stato condotto uno studio su 20 soggetti sani con sintomi clinici di gengivite, divisi in due gruppi: 10 soggetti trattati con profilassi orale di licopene per due settimane (8 mg/die) e 10 soggetti di controllo trattati con placebo. I risultati dello studio pubblicato sulla rivista inglese Ora! Health & Preventive Dentistry hanno indicato che i soggetti a cui è stato somministrato licopene hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa di gengivite e di sanguinamento, se confrontati con i soggetti “controllo”.