DOMANDA
“Dopo un rapporto intimo non protetto, dopo circa una settimana mi sono comparsi degli arrossamenti ai genitali, qualche gocciolina che esce spontaneamente, e disturbi quando urino. Mi hanno detto che potrebbe trattarsi di una infiammazione da Chlamydia. Come si manifesta l’infezione nell’uomo?”
RISPOSTA
I sintomi dell’infezione da Chlamydia trachomatis si manifestano clinicamente dopo 1-3 settimane dal rapporto sessuale. Si tratta dunque di una malattia a trasmissione sessuale che si contrae in seguito a un rapporto non protetto con un partner che abbia già contratto l’infezione. Nel maschio possono essere presenti delle chiazze rosse sul glande, a volte prurito. I disturbi più frequenti sono però costituiti da secrezioni mucose filanti, chiare che fuoriescono dall’uretra (uretrite); può essere presente anche piuria e difficoltà ad urinare. Nei casi più gravi, si possono avere sanguinamento e febbre. Nelle donne, la manifestazione clinica principale è la cervicite, con secrezioni mucose filanti, sanguinamento, irritazione e disturbi ad urinare.
La Chlamydia è un batterio intracellulare obbligato, nel senso che per vivere ha bisogno di un’altra cellula in cui annidarsi. Benché venga generalmente neutralizzato dalle difese dell’organismo, quando queste si riducono la Chlamydia trachomatis riesce a moltiplicarsi provocando un’infezione, sia nell’uomo sia nella donna.
La terapia dell’infezione da Chlamydia viene combattuta con antibiotici (macrolidi ma anche chinolonici) da assumere per bocca; in ogni caso, la terapia deve essere estesa anche all’altro partner e i rapporti sessuali dovranno essere protetti fino alla guarigione di entrambi i partner.