Presentato a Berna l’evento Positive Nutrition. Le Diete Tradizionali Come Modello per uno Stile di Vita Sano, organizzato dall’Ambasciata italiana a Berna e dall’Italian Trade Agency ITA, con la finalità di promuovere abitudini alimentari sane e sostenibili evidenziando i limiti del Nutriscore. È possibile seguire una dieta sana e bilanciata senza doversi privare dei cibi che si amano; occorre però porre attenzione a porzioni e frequenze di consumo. Questo il messaggio emerso dalla conferenza, che ha sottolineato come “negli ultimi anni si sia prestata troppa attenzione agli elementi negativi del cibo, perdendo di vista l’importantissimo apporto positivo che l’alimentazione può dare alla salute”. In apertura della conferenza, intervenuto anche, con un messaggio, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente epidemia di obesità e delle malattie ad essa correlate”, dichiara Luca Piretta, professore di Gastroenterologia e Nutrizione presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. “Le ragioni sono da attribuire a cambi di alimentazione e stili di vita che hanno portato le persone ad allontanarsi dalle diete tradizionali abbandonando la dieta mediterranea che paradossalmente nel tempo è stata riconosciuta proprio come il modello alimentare migliore. Si sono volute demonizzare alcune categorie di alimenti per cercare un capro espiatorio responsabile dell’aumento dell’incidenza dell’obesità, quando in realtà si sarebbe dovuto ragionare in senso contrario, ovvero capire quali sono gli alimenti migliori e la proporzionalità corretta con la quale assumerli (positive nutrition). Si sarebbe compreso prima che non esistono cibi proibiti ma quantità, modi, tempi e proporzioni corrette con le quali assumere la massima varietà di alimenti. La piramide della dieta mediterranea riassume in modo rapido ed efficace molti concetti di corretta alimentazione che ci aiutano a vivere in salute e a prevenire le malattie.”
“I sistemi di etichettatura nutrizionale fronte pacco di tipo informativo sono gli unici che possono consentire alle persone con specifiche esigenze nutrizionali o metaboliche di identificare correttamente gli alimenti più adatti […]”, dichiara il prof. Andrea Poli, presidente della Nutrition Foundation of Italy NFI. “Soggetti con un lieve aumento dei valori pressori, che devono limitare l’apporto di sale con gli alimenti, trovano l’informazione per loro necessaria con il Nutrinform Battery, ma non con i sistemi FOPL (front-of-pack labelling, ndr) di tipo interpretativo. Analoga la situazione dei soggetti con blanda ipercolesterolemia, che devono limitare l’apporto di grassi saturi. Poiché la quota degli adulti portatori di fattori di rischio metabolico, che necessitano quindi di una personalizzazione della dieta, sono probabilmente circa il 50% della popolazione generale, questa differenza tra i vari FOPL è di grande importanza concettuale.”
“Nell’ambito di un progetto completo di oltre 10 anni fa, l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica aveva fatto valutare l’adozione di un FOPL adatto alla Svizzera”, afferma il dott. Paolo Colombani, editore e cofondatore del Centro di Competenza Notabene Nutrition. “L’utilità dei FOPL era stata considerata limitata, ed era stato evidenziato che i sistemi a semaforo portano a compiere la scelta sbagliata per alcune categorie di prodotti. Ciononostante, dal 2019 la Svizzera ha adottato ufficialmente il Nutriscore come etichettatura volontaria. Anche i discutibili studi svolti sui consumatori svizzeri hanno mostrato al massimo un beneficio molto limitato del Nutriscore ed è anche per questo che il più grande commerciante al dettaglio, Migros, ha annunciato a maggio che smetterà di utilizzarlo.”
“Purtroppo, è difficile che per risolvere problemi complessi possa bastare una soluzione semplice”, dichiara ili sen. Mauro Poggia, membro del Movimento dei Cittadini di Ginevra. “Per ridurre i tassi di obesità e di malattie croniche legate alla dieta, occorre agire sulla consapevolezza delle persone, sulla conoscenza, sull’informazione. È del tutto inutile proibire un alimento se una persona poi non ha idea di come si componga una dieta sana e ben bilanciata. Pertanto, diamo valore al nostro capitale umano: educhiamo i ragazzi a un’alimentazione sana già nelle scuole, promuoviamo lo sport e l’attività fisica, facciamo sì che la comunicazione su questi temi sia corretta e trasparente.”
“I punteggi sono in voga ma ciò porta a sistemi riduttivi e semplicistici”, afferma il sen. Benedikt Würth, membro dell’Alleanza di Centro. “[Il Nutriscore] non tiene conto degli additivi, del grado di lavorazione, della sostenibilità o del metodo di produzione. E non tiene nemmeno conto di tutti gli aspetti rilevanti dal punto di vista nutrizionale, come il valore proteico, il contenuto di vitamine, acidi grassi saturi e insaturi.”
“Il 07 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare. Sono lieto che attraverso questa Ambasciata si sia potuto approfondire il legame tra buona alimentazione e corretta informazione al consumatore”, afferma l’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, auspicando che su temi importanti come la nutrizione e la tutela della salute, Italia e Svizzera possano avviare una proficua collaborazione nell’ambito dei tradizionali canali di dialogo tra i Paesi.