Trasparenza nei conflitti di interesse e nei rapporti con le aziende farmaceutiche. Questi i punti cardine del primo Codice Etico emanato dalla Società Italiana di Ematologia, la più antica Società scientifica italiana. In 16 capitoli vengono stabilite le regole a cui dovranno attenersi i soci e chiunque operi all’interno della Società, che siano coinvolti in iniziative editoriali o in commissioni o gruppi di lavoro. Scopo principale del documento è preservare la fiducia di tutta la collettività circa l’integrità e credibilità scientifica della SIE. Il codice contiene perciò l’insieme di diritti, doveri e responsabilità che mirano a promuovere idonei comportamenti da parte dei destinatari e a evitare ogni potenziale conflitto di interesse. Approvato dal Consiglio Direttivo della SIE il 21 gennaio 2019, il documento fissa regole che vanno dal conflitto di interesse alla corretta gestione amministrativa e finanziaria, dai rapporti con l’industria farmaceutica a quelli con la pubblica amministrazione, i clienti e i fornitori, non trascurando infine i rapporti con gli organi di informazione.
Il conflitto di interesse rappresenta uno dei capisaldi del nuovo codice: fermo restando che il conflitto di un socio può esistere e non essere eliminabile, si stabilisce la regola per cui debba sempre essere esplicitato. In presenza di un conflitto di interesse, il socio SIE non deve assumere decisioni in nome di SIE o discuterne senza evidenziare il proprio conflitto. Le possibili sanzioni prevedono che sia chiesto al socio di scegliere tra il suo ruolo in SIE e l’attività che genera il conflitto di interessi, proibire al socio di prendere decisioni inerenti al suo conflitto di interesse, partecipare come relatore o moderatore a simposi sponsorizzati durante il Congresso SIE, fino ad arrivare ad escludere il socio dalle pubblicazioni, dalle commissioni di SIE o dalla Società stessa.
Sempre in relazione al conflitto di interesse viene stabilito il principio per cui i membri di Commissioni, comitati, gruppi incaricati di redigere linee guida debbono dichiarare eventuali e potenziali conflitti di interessi. Disciplinati anche i rapporti con la Pubblica Amministrazione, con i clienti e con i fornitori, dove in ogni caso è fatto divieto, in qualsiasi forma la dazione di, promessa di danaro o altre utilità. Infine, viene stabilito che i rapporti della SIE con la stampa devono essere improntati al rispetto del corretto diritto all’informazione.
“Il nostro documento si rifà alla tradizione di rigore scientifico e serietà clinica degli ematologi italiani e come in passato mette al centro un’idea di medicina che ha a cuore l’integrità della ricerca e la tutela della salute”, dichiara il prof. Paolo Corradini, Presidente SIE e Direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Cattedra di Ematologia dell’Università degli Studi di Milano. “La SIE ha da sempre come obiettivo la buona ricerca, la tutela della salute e della vita, il rispetto dei diritti civili, etici, delle persone a cui si rivolge.”