Congresso EADV: “Soddisfacenti i risultati di bimekizumab nell’idrosadenite suppurativa”

Al Congresso EADV 2023 dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia, recentemente svoltosi a Berlino, sono state presentate le prime analisi dei dati aggregati dei 2 studi di Fase III, Be Heard I e Be Heard II, su bimekizumab nel trattamento dell’idrosadenite suppurativa (HS) da moderata a grave. “I pazienti affetti da idrosadenite suppurativa vivono con una delle malattie dermatologiche croniche sistemiche più complesse e gravose. C’è una necessità urgente di nuove opzioni terapeutiche capaci di offrire una risposta clinica elevata e duratura”, dichiara Emmanuel Caeymaex, executive vice president, Immunology Solutions and head UCB US. “I dati presentati all’EADV hanno dimostrato che nell’arco di 48 settimane molti pazienti trattati con bimekizumab hanno raggiunto livelli elevati di risposta. Questi risultati suggeriscono che l’inibizione dell’IL-17F in aggiunta all’IL-17A rappresenta un approccio terapeutico promettente nell’idrosadenite suppurativa da moderata a grave.”

“Il programma di studi clinici di Fase III su bimekizumab nell’idrosadenite suppurativa comprendeva gli esiti clinici più severi misurati dallo standard HiSCR75, HiSCR90 e HiSCR100 (Hidradenitis Suppurativa Clinical Response 75, 90, 100), oltre allo standard HiSCR50. In questi studi bimekizumab ha dimostrato alla settimana 16 miglioramenti clinicamente significativi, rispetto al placebo, ancor più evidenti nei pazienti che sono rimasti negli studi fino alla settimana 48. Inoltre, nel corso del tempo, sono stati osservati miglioramenti della gravità della malattia nella maggior parte dei pazienti con idrosadenite suppurativa grave al basale, passata a malattia lieve o moderata, secondo il sistema di classificazione dinamica IHS4”, dichiara il prof. Christos C. Zouboulis, presidente Fondazione Europea per l’HS, direttore dei Dipartimenti di Dermatologia, Venereologia, Allergologia e Immunologia presso la Städtisches Klinikum Dessau, e founding professor di Dermatologia e Venereologia presso la Brandenburg Medical School.

La sicurezza e l’efficacia di bimekizumab nell’HS non sono ancora state stabilite, e il suo uso non è al momento approvato da nessuna Autorità regolatoria a livello mondiale.