Contro le aritmie cardiache, un pacemaker bicamerale senza fili

Procedure sempre meno invasive e dispositivi impiantabili sempre più sofisticati, miniaturizzati e connessi. Occasione per fare il punto sull’innovazione tecnologica nella Cardiologia e nell’Elettrofisiologia nel nostro Paese è stato il recente l’evento La Cardiologia Che Batte al Ritmo del Futuro, organizzato da Abbott con alcuni dei maggiori Cardiologi interventisti Italiani. Il progressivo incremento dell’aspettativa di vita, e con essa della prevalenza di malattie croniche, hanno favorito un progressivo aumento delle aritmie cardiache. Si calcola che circa 1/3 della popolazione mondiale possa sviluppare un’aritmia patologica, tra le cause più frequenti di mortalità, accessi al Pronto Soccorso e ricovero. Con l’obiettivo di far fronte alle esigenze delle persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale, Abbott ha annunciato la disponibilità in Italia di AveirDR, primo sistema al mondo di pacemaker bicamerale senza fili. Si tratta di un’innovazione rivoluzionaria senza precedenti che consente a 2 pacemaker senza elettrocateteri di comunicare e sincronizzarsi tra loro ad ogni singolo battito del cuore, grazie alla tecnologia di comunicazione implant-to-implant, brevettata da Abbott. Un sistema che amplia le possibilità di trattamento rispetto ai pacemaker monocamerali senza fili che consentono di trattare solo il 20% dei pazienti.

“La tecnologia dei pacemaker è rimasta sostanzialmente invariata negli anni a causa delle notevoli sfide tecnologiche per consentire un’efficace sincronia atrio-ventricolare tra 2 pacemaker senza fili”, dichiara Marcello Mestriner, Country manager Cardiac Rhythm Management Abbott Italia. “Aveir DR risponde a un sostanziale bisogno delle persone con bradiaritmie risolvendo la sfida tecnologica della stimolazione bicamerale senza elettrocateteri grazie al suo rivoluzionario sistema di progettazione.”

Il sistema utilizza un nuovo metodo di erogazione della terapia bicamerale impiegando 2 pacemaker: uno stimola il ventricolo destro (Aveir VR); l’altro stimola l’atrio destro (Aveir AR). Ogni dispositivo è circa 10 volte più piccolo di un pacemaker tradizionale, meno di una batteria AAA. Appena certificato in Europa (Certificato CE, 03 giugno 2024, Organismo notificato 0123), sono già stati eseguiti i primi impianti in Italia. “La disponibilità in Italia del primo pacemaker bicamerale senza fili al mondo che 2 anni fa siamo stati i primi a validare nel nostro Paese avendo partecipato allo studio clinico internazionale – dichiara Claudio Tondo, direttore del Dipartimento di Aritmologia, Centro Cardiologico Monzino IRCCS di Milano, professore associato del Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche, Università Degli Studi di Milano – amplierà le possibilità di trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco e dunque il numero di pazienti che potrà beneficiare dei pacemaker senza fili, una delle più grandi innovazioni nel mondo dei pacemaker degli ultimi 10 anni.”