Nel Nord-ovest d’Italia, il Covid-19 ha avuto effetti negativi anche sulle nascite. A confermarlo è lo studio scientifico Impact of Covid-19 on Birth Rate Trend in Italian Metropolitan Cities of Milan, Genoa and Turin, condotto dai medici Aldo Franco De Rose, Francesca Ambrosini, Guglielmo Mantica e Carlo Terrone, direttore del Dipartimento di Urologia del Policlinico San Martino di Genova. La ricerca è stata pubblicata su The Royal Society for Public Health.
Confrontando il periodo pre-pandemico novembre 2019 – gennaio 2020 con quello dell’anno successivo, la ricerca evidenzia cali del tasso di natalità di circa il 15% a Milano (2.325 nati rispetto ai precedenti 2.656); del 33% a Torino (1.043 invece di 1.579) e del 12% a Genova (770 anziché 875). Il più marcato decremento registrato nei capoluoghi di Piemonte e Lombardia sarebbe principalmente dovuto a fattori sociali come la diversa distribuzione per età della popolazione e ad altri direttamente connessi alla pandemia, come le differenti misure restrittive protratte più a lungo a causa degli indici di trasmissione superiori rispetto a quelli di Genova.
“Le flessioni delle percentuali di nascite emerse in queste città possono avere molteplici spiegazioni; a cominciare dal forte impatto negativo sul benessere della popolazione e sul conseguente profondo disagio psicologico causato dall’avvento del Coronavirus e dai provvedimenti di sanità pubblica adottati per limitarne la diffusione”, dichiara il coordinatore dello studio, prof. Aldo Franco De Rose, presidente dell’Associazione Andrologi Italiani. “Ansia, frustrazione e noia, infatti, possono compromettere le attività sociali ma anche influenzare il desiderio sessuale, sia dell’uomo che della donna.”
“Inoltre – aggiunge il prof. Carlo Terrone, torinese di nascita ma direttore della Clinica Urologica di Genova dal 2016 – la scelta di non avere un bambino può essere stata determinata dall’aumento della disoccupazione, della limitata sicurezza lavorativa, dalle crisi finanziarie e dalla generale incertezza economica.”
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente dichiarato l’emergenza Covid-19 il 30 gennaio 2020 ed in Italia il lockdown totale è stato imposto dal 10 marzo al 4 maggio 2020. La diminuzione del tasso di natalità durante la pandemia COVID-19 in queste tre città industrializzate è in linea con gli effetti demografici delle precedenti pandemie. Infine, per il calo delle nascite – puntualizzano i coautori dello studio – si potrebbero ipotizzare sia fattori sociali generali, come la diversa distribuzione per età della popolazione delle tre città, sia fattori legati alla pandemia, come diverse misure restrittive, possano aver influenzato i dati. Infatti è interessante notare che a Milano e Torino le misure restrittive sono state applicate per un intervallo di tempo superiore a causa del livello di contagio più grave, rispetto a Genova.”