Il medico empatico, che accoglie e ascolta il malato, cura meglio e più rapidamente. È risaputo, e non è solo una questione di etica e di competenze tecniche. L’interazione, il dialogo e la condivisione sono la base della cosiddetta “alleanza terapeutica” tra medico e paziente: un processo millenario, l’atto di cura, fatto di rituali, linguaggi e contatto visivo, basato sulla fiducia e sulla speranza. La risposta alla preziosa relazione che si instaura tra il curante e chi è curato è l’effetto placebo, una sorta di miglioramento spontaneo, correlato alle aspettative positive del paziente, al rapporto fiduciario con il suo medico e al contesto sociale nel quale è messa in atto la cura: da tempo questa relazione è in crisi. La sbornia tecnologica e la bulimia della comunicazione online, sostenute dalla estrema burocratizzazione sanitaria, con l’introduzione di nuovi protagonisti, nuovi rituali e parole, stanno mettendo a dura prova l’alleanza terapeutica tra medico e paziente, basata da sempre sulla fiducia, e il suo potere curativo. Capire se e come l’era digitale possa trasformarsi in una opportunità per i pazienti e i medici, attraverso un’informazione in rete più “sana”, riscoprire il valore del dialogo e dell’empatia per ricostruire un rapporto in crisi, il tutto mediato da una equilibrata comunicazione dei media, è l’obiettivo del Corso di Formazione Professionale per i giornalisti “Parole Che Curano, Parole Che Ammalano”, promosso dal Master della Sapienza di Roma “La Scienza nella Pratica Giornalistica” con il supporto di Fondazione Roche. La qualità del dialogo tra terapeuta e paziente e delle competenze relazionali, oltre che tecniche, influenza l’effetto placebo, al punto che quando le aspettative vengono disattese, si scatena il “gemello cattivo”, l’effetto nocebo con un peggioramento dei sintomi. Oggi sappiamo che l’effetto placebo/nocebo è una conseguenza neurobiologica, una risposta innescata da complessi meccanismi cerebrali, mentali e corporei. Lo studio dell’effetto placebo e nocebo ha permesso ai ricercatori di capire come la speranza e le aspettative di guarigione, la fiducia nel medico e nella terapia, svolgano un ruolo cruciale in molti processi patologici e nelle risposte alle cure. Adesso basta un clic per entrare in un mondo prima inaccessibile, esclusivo dominio dei medici. Quasi 1 italiano su 2, secondo una ricerca Censis, si rivolge a internet per avere informazioni sui temi di salute. Un patrimonio di conoscenze, informazioni e relazioni virtuali, talvolta corrette, in molti casi allarmistiche o pericolosamente errate, che possono produrre veri e propri effetti nocebo di massa.
Ultimi Articoli
“Le terapie più efficaci nella malattia di Behçet, condizione infiammatoria cronica che causa dolore...
Un team internazionale di ricercatori, coordinato dal prof. Giuseppe Lopalco, del Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Ionica DiMePRe-J dell’Università di...
“Mepolizumab, anticorpo monoclonale per il trattamento della sindrome di Churg-Strauss o granulomatosi eosinofilica con...
Febbre, stanchezza, calo ponderale, dolori articolari e ai muscoli. L’acronimo EGPA nasconde una malattia rara, conosciuta sia come granulomatosi eosinofilica con poliangite sia come...
Lombardia. “Hot spot per sintomi influenza. Progetto sperimentale per gestire il virus”
Al via in Lombardia gli HotSpot Infettivologici, iniziativa sperimentale volta a migliorare la gestione delle sindromi respiratorie virali durante i mesi invernali, offrendo un...
“Al Policlinico Gemelli, le giocatrici della S.S. Lazio Women consegnano ai bambini i kit...
A effettuare la consegna dei kit Regalo Sospeso ai bambini ospiti presso il Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli di Roma, il Portavoce Unicef Italia,...
Virus respiratorio sinciziale RSV. “Non solo neonati. Patologia può rappresentare minaccia significativa anche per...
Non solo i neonati. La patologia rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica e gli adulti sono forse quelli più a rischio, con...