Ambiente e geni possono causare la depressione. È quanto sostiene un vasto studio retrospettivo condotto su oltre 2,2 milioni di persone in Svezia e sui loro genitori.
I risultati contraddicono le conclusioni di molti studi condotti in passato su gemelli, che attribuivano alla predisposizione genetica un ruolo preponderante nell’ereditarietà della depressione.
“I campioni di questi studi erano troppo limitati e non sempre rappresentativi”, spiega l’autore principale della ricerca, dott. Kenneth Kendler, professore di Psichiatria e Genetica Umana e Molecolare presso la Virginia Commonwealth University di Richmond. “Gli studi sulle adozioni sono probabilmente il più potente metodo a disposizione per poter comprendere il meccanismo di trasmissione genitore-prole”, dichiara Kendler a Reuters Health.
“In presenza di un rischio genetico di depressione, sarebbe saggio migliorare alcuni elementi dell’ambiente di crescita del bambino al fine di proteggerlo dalla trasmissione della depressione”, dichiara il dott. Joan Luby, della Washington University School of Medicine di St. Louis, commentando lo studio di Kendler e colleghi. “Ritengo che abbia molto a che vedere con l’aiutare i bambini a crescere emotivamente. Dovrebbero imparare come sperimentare, processare e regolare le proprie emozioni invece di nasconderle sotto il tappeto.”
La depressione, sempre più comune, è associata a significativi problemi lavorativi, scolastici e di salute, abuso di droghe e un incrementato rischio di suicidio. Oggi la psichiatria biologica pone grande attenzione nell’individuare geni potenzialmente coinvolti nelle patologie mentali. È tuttavia essenziale che la ricerca indaghi anche le migliori strategie per il trattamento degli aspetti psicosociali della depressione. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Psychiatry online 2017.