
L’azienda GE HealthCare ha stretto un accordo con il Centro La Maddalena per la produzione del radiofarmaco F18 (Fluoro 18) per il rilevamento di placche amiloidi cerebrali; viene così istituito il primo Centro che produrrà il biomarcatore in Sicilia. La tomografia a emissione di positroni (positron emission tomography PET) è un esame che comporta la somministrazione per via endovenosa di una sostanza normalmente presente nel nostro organismo, come ad esempio il glucosio o altre molecole target specifiche, che vengono marcate con una sostanza radioattiva. L’indagine è in grado di rilevare i processi biologici legati a una specifica malattia. Elemento fondamentale per la riuscita dell’esame è appunto il radiofarmaco, che è al contempo quello di maggior deperibilità, poiché l’efficienza si deteriora già a circa 8 ore dalla produzione. Il progetto mira a renderlo più accessibile ai Centri di Medicina Nucleare dell’Isola.
La collaborazione tra l’Azienda e il Centro palermitano è iniziata nel 2020, ma affinché la produzione del radiofarmaco F18 potesse essere avviata è stato prima necessario ottenere un adeguamento all’Aifa, che ha autorizzato la produzione di farmaci in asepsi, e successivamente l’ulteriore via libera a livello europeo, da parte dell’Ema. “Questo traguardo, di cui siamo molto entusiasti, rappresenta il punto di arrivo di un percorso iniziato alcuni anni fa”, dichiara William Vaccani, general manager di Pdx. “Fra gli obiettivi che ci poniamo in GE HealthCare il principale è creare un’assistenza sanitaria che non abbia limiti e questo accordo guarda proprio in questa direzione. Il Centro siciliano si aggiunge ai 4 siti produttivi già presenti sul territorio italiano che producono questo radiofarmaco per GE HealthCare, il numero più alto in tutta Europa; una dimostrazione sia del commitment dell’azienda verso il nostro Paese ed alle esigenze dei pazienti, oltre che dell’interesse della comunità medico scientifica per questo radiofarmaco.”
“Siamo orgogliosi di iniziare la produzione del radiofarmaco in Sicilia; ci sono voluti diversi anni ma siamo finalmente pronti a partire”, afferma il dott. Fabrizio Prestano, direttore dello stabilimento Officina Farmaceutica. “Poterlo fornire alle medicine nucleari dell’isola è fondamentale per permettere a tutti di accedere alle migliori cure. Questi prodotti sono molto delicati e a causa della scadenza a brevissimo termine hanno una logistica complicata; produrli direttamente nel nostro territorio – conclude – porterà grandi benefici ai pazienti e a tutti coloro che lavorano in questo campo in Sicilia.”