La Farmacia dei Servizi deve passare dalla “fase sperimentale” all’avvio di nuova epoca e di un nuovo identikit delle farmacie italiane, intese come presidio di prossimità, risposte ai bisogni e centro di prevenzione. Questo il messaggio emerso dal Dialogue Meeting dal titolo Farmacia dei Servizi, Primo Presidio Sanitario di Prossimità – Il Consolidamento Strutturale del Ruolo del Farmacista: dal Counselling alla Vaccinazione, promosso nei giorni scorsi a Roma presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico da Italian Health Policy Brief, in collaborazione con FOFI e Federfarma. All’evento hanno preso parte rappresentanti di Istituzioni, professioni, cittadini e osservatori del sistema salute. “La Farmacia dei Servizi è uno strumento integrativo alle strategie di prossimità e accessibilità nel quadro delle cure primarie e di sostegno alla deospedalizzazione della Sanità”, dichiara il sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato. “Il ruolo del farmacista sta evolvendo verso nuove ancora più estese e di natura strutturale, diventando sempre più fondamentale presidio di prossimità per le vaccinazioni, i test diagnostici, attività di screening, dispensazione di nuovi e sempre più complessi farmaci.”
Durante il proprio intervento per illustrare il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, approvato definitivamente lo scorso agosto, il prof. Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele e presidente del Gruppo Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni NITAG, ha evidenziato le novità che coinvolgono le farmacie nell’offerta vaccinale allargata: “La recente esperienza Covid-19 ha mostrato le potenzialità del coinvolgimento delle farmacie nell’implementazione dell’offerta”, afferma. “La vaccinazione è un chiaro investimento in prevenzione, e come tale va sostenuta, incrementata, diffusa per assicurare ai cittadini un accesso facile ed equo alla prevenzione”, aggiunge Marco Cossolo, presidente Federfarma. “In particolare, sarebbe importante ampliare l’offerta dei vaccini somministrabili in farmacia includendo, ad esempio, HPV, Herpes zoster e pneumococco, al fine di raggiungere gli obiettivi del PNPV entro 3 anni. Le farmacie sono un presidio sanitario di prossimità sul territorio, anello di congiunzione tra i cittadini e il Servizio Sanitario Nazionale, che grazie all’evoluzione della Farmacia dei Servizi contribuiscono ad un’efficiente riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale.”
Un esempio di “nuovo presidio” è offerto dall’ambito cardiovascolare, con patologie che rappresentano la prima causa di morte nel nostro Paese (34,8% dei decessi, dati SIC 2021): “Abbiamo bisogno di ampliare il network vaccinale proprio tenendo conto della popolazione con rischio o con patologie cardiovascolari”, dichiara Pasquale Perrone Filardi, presidente SIC. “Sapere di poter poggiare sulla rete delle farmacie è per noi di fondamentale importanza se pensiamo, ad esempio, al rischio correlato all’influenza ed alla infezione da Covid-19 nei malati fragili e negli over65 anni che sono spesso portatori di patologie cardiovascolari e nei quali tipicamente si concentra la mortalità e la severità delle patologie virali sottoposte a vaccinazione. Dunque – continua – una alleanza tra Cardiologi, ed in generale tra Medici e Farmacisti, è essenziale alla luce degli scenari epidemiologici in crescita presenti e futuri delle malattie cardiovascolari e del ruolo del territorio, fuori dall’ospedale, nella erogazione dei servizi sanitari di prevenzione.”