
Nel 2015 sono stati registrasti 50 mila casi di morte in più e una grande responsabilità, almeno secondo Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, sarebbe da attribuire anche al calo delle vaccinazioni e quindi a una minore protezione contro l’influenza durante l’inverno e una “lunga estate” calda. E i dati allarmanti sono stati forniti dall’ISTAT, proprio in questi giorni: “La mancata vaccinazione antinfluenzale di tantissimi anziani dopo un falso allarme sui rischi del vaccino ha aumentato il numero dei decessi. E a questo si è aggiunto, nella stagione estiva, un caldo prolungato che, sempre negli anziani, ha determinato un ulteriore aumento della mortalità”, ha affermato Walter Ricciardi. D’altra parte non bisogna dimenticare che l’Italia è un Paese di anziani e sono proprio loro a essere i più vulnerabili. Ma si tratta di “un fenomeno che si può governare – precisa Ricciardi in una intervista all’Adnkronos – investendo in prevenzione, riorganizzando i servizi. E, soprattutto, facendo presto. La direzione che hanno preso Governo e Parlamento in questo senso è utile. Ma bisogna accelerare. Anche per quanto riguarda il caldo, fenomeno che non si può governare, la riorganizzazione dei servizi e la prevenzione possono fare la differenza. Ma serve agire proattivamente”, conclude Ricciardi.