
“L’ASST Bergamo Ovest è stata lungimirante e già nel 1999 offrì alla popolazione un Ambulatorio specialistico multidisciplinare per la cura e la prevenzione dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione”, dichiara il direttore generale, Giovanni Palazzo. “Dall’agosto 2022 il servizio è stato implementato, con un Ambulatorio presso il Poliambulatorio di Brembate di Sopra per garantire una maggiore offerta ai territori di quell’area e la crescente domanda di cura.” In Italia sono circa 3milioni le persone affette da disturbi alimentari e della nutrizione. Si tratta della seconda causa di morte tra i giovanissimi, dopo gli incidenti stradali: il 70% dei pazienti è infatti in età adolescenziale. La fascia più colpita dall’anoressia, malattia più nota, continua a essere quella tra i 14 ed i 16 anni: “Oggi abbiamo riscontrato un aumento dei casi precoci con un esordio clinico in entrambi i sessi già ai 10 e 11 anni”, spiega l’ASST. “In questa fascia di età, infatti, il 50% delle bambine denuncia un’insoddisfazione per il proprio corpo.”
Oltre alle conseguenze negative sul piano organico, la condizione comporta effetti importanti sul funzionamento della persona, con gravi penalizzazioni della qualità di vita e limitazioni delle capacità relazionali e lavorative. “Negli ultimi tempi – afferma Maria Felicita Calvieri, dirigente medico Psichiatra Referente dell’Ambulatorio DCA – il nostro Ambulatorio evidenzia un ampliamento dello spettro dei disturbi alimentari, con nuove patologie emergenti che si aggiungono alle più diffuse anoressia (rifiuto ostinato di nutrirsi) e bulimia (abbuffate seguite da senso di colpa e compensi), come la vigoressia (l’idea distorta di vedersi troppo magri e poco muscolosi), pregoressia (donne in gravidanza che si sottopongono a diete restrittive), drunkoressia (grave abuso di bevande alcoliche alternate a digiuno), ortoressia (ossessione maniacale per i cibi puri). Tra i molti altri dati che emergono dalla nostra osservazione si evidenzia che:
- Tra i soggetti che chiedono supporto psicologico, solo il 9,3% ha una diagnosi pregressa;
- Il 28,1% soffre di episodi riconducibili ad un possibile binge eating;
- Circa l’82,5% sono donne e quasi la metà è tra i 25 ed i 32 anni.”
Lo sforzo da parte di chi si occupa dei disturbi della nutrizione e alimentazione è sempre più orientato alla costruzione di una rete di prevenzione e sensibilizzazione che va dall’informazione alla diagnosi precoce e cura. Per questo motivo, spiegano, è fondamentale entrare nelle reti istituzionali del territorio, quali le Scuole, per promuovere iniziative volte a favorire la conoscenza della tematica dei DNA: “Per la Settimana Nazionale del Fiocchetto Lilla, prevista dal 06 al 15 marzo (2025, ndr), abbiamo organizzato 3 eventi”, spiega Chiara Comi, psicologa dell’équipe multidisciplinare dell’Ambulatorio DCA. “1 rivolto al territorio, con uno stand informativo e di sensibilizzazione, sabato 15 marzo a Treviglio in Piazza Manara, sotto i portici del Comune, e 2 interventi educazionali in collaborazione con l’Istituto Zenale e Butinone. Il primo, previsto martedì 11 dalle 20:30 alle 21:30, ci vedrà impegnate in una call con i genitori degli studenti delle classi Terze dell’indirizzo Grafico e Turistico per aiutarli a riconoscere i segnali precoci di questi disturbi, per essere tempestivi nella segnalazione ai servizi e favorire un aiuto ed intervento mirato ai propri figli/e. Per chiudere, mercoledì e giovedì, insieme alle psicologhe Martina Truppo e Valentina Dolci, alla dietista Martina Alloni e Sara Domenghini saremo chiamate invece a parlare direttamente agli studenti.”