Disturbi digestivi. “Ne soffre il 65% degli Italiani; giovani e donne i più colpiti”

Con l’arrivo della Pasqua e le tradizionali tavolate in famiglia, in molti si preparano ad affrontare abbondanti pranzi e cene che possono essere causa di fastidi digestivi. Che si tratti di gonfiore, pesantezza o acidità di stomaco, questi disturbi sono più comuni di quanto si pensi e riguardano ben il 65% della popolazione Italiana. A rivelarlo è uno studio condotto da Human Highway per Assosalute, Associazione Nazionale Farmaci di Automedicazione, parte di Federchimica, presentato in occasione del recente evento Mangiare per Vivere Meglio: il Benessere Digestivo tra Stagioni, Tradizioni e Stili di Vita. Il 50% di chi soffre di disturbi digestivi sperimenta addirittura 3 o più sintomi; fra le cause principali figurano lo stress, le cattive abitudini alimentari e perfino “falsi miti” a tavola ancora oggi diffusi.

I DISTURBI PIÙ DIFFUSI. DIFFERENZE DI GENERE E FASCE D’ETÀ

Dai dati emerge come i disturbi gastrointestinali, soprattutto se legati a una cattiva digestione, siano sempre più diffusi e coinvolgano trasversalmente tutte le fasce della popolazione, sebbene con diverse incidenze. Tra i sintomi più comuni spiccano gonfiore addominale e meteorismo, segnalati con maggiore frequenza: oltre il 30% degli Italiani riferisce di avvertirli “abbastanza spesso” e il 7,2% “quasi sempre”; seguono pesantezza di stomaco e acidità, confermando quanto l’apparato digerente sia frequentemente l’origine di disturbi di varia natura ed entità.

“I disturbi legati al gonfiore e ad altri problemi gastrointestinali sono sempre più diffusi, soprattutto tra i giovani adulti e la popolazione femminile”, dichiara il prof. Attilio Giacosa, gastroenterologo presso il Centro Diagnostico Italiano di Milano, già direttore della Struttura Complessa di Gastroenterologia e Nutrizione Clinica presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova. “Questi sono il segnare di una particolare condizione come la sindrome dell’intestino irritabile, una malattia funzionale in cui l’intestino appare strutturalmente sano, ma non funziona correttamente. Ciò può causare stipsi, diarrea e fermentazioni anomale, con il gonfiore e il meteorismo come sintomi comuni. Molti di questi problemi sono legati alla disbiosi, uno squilibrio della flora batterica intestinale.”

Le donne risultano maggiormente colpite da tutti i sintomi considerati, con differenze significative rispetto alla popolazione maschile. In particolare, il dato sulla stitichezza evidenzia un divario marcato: a soffrirne è il 31,4% delle donne, contro il 16,6% degli uomini. Le differenze più evidenti si riscontrano però in caso di gonfiore e meteorismo, che interessano quasi 1 donna su 2, a fronte di circa 1/3 degli uomini. Il reflusso gastroesofageo è l’unico che, invece, presenta una certa uniformità tra i sessi, con una differenza di soli 2 punti percentuali, il 27% delle donne e poco meno del 25% degli uomini.

Circa il 40% degli Italiani, indipendentemente da età e genere, ritiene che l’intensità dei disturbi dipenda dalle circostanze. Per le donne l’impatto è generalmente forte/invalidante (11,3%) o comunque significativo (26,9%), mentre i giovani fino ai 34 anni dichiarano un impatto almeno elevato in quasi il 30% dei casi. “I giovani riportano più spesso disturbi gastrointestinali, anche a causa di abitudini alimentari meno corrette”, prosegue Giacosa. “Spesso non hanno ancora sviluppato una piena consapevolezza su cosa significhi mangiare in modo sano: si affidano a informazioni confuse, consumano pasti frettolosi, come panini o pizza, spesso davanti a uno schermo; al contrario, gli adulti e gli anziani tendono a seguire uno stile alimentare più regolare e attento, anche per effetto dell’esperienza, di una maggiore consapevolezza e della necessità di gestire eventuali problematiche di salute legate all’età.”

STRESS E CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI

Dalla ricerca emerge che il 40% Italiani attribuisce allo stress la causa principale dei disturbi a stomaco e intestino. Lo pensano soprattutto i giovani adulti (nella fascia 25-44 anni) e le donne, le quali identificano l’ansia, lo stress e le preoccupazioni (47% donne vs 30% uomini) all’origine di questi disturbi. “Lo stress altera il normale funzionamento dell’apparato gastrointestinale, favorendo infiammazioni e disturbi funzionali come colon irritabile e reflusso”, afferma ancora Giacosa. “Non solo: anche l’abitudine di consumare pasti in modo frettoloso compromette la digestione, aumentando il rischio di gonfiore e pesantezza. Durante la vita, poi, eventi come stress intensi (traumi emotivi e affettivi, o difficoltà prima scolastiche e poi lavorative), diete squilibrate, malattie o l’uso prolungato di antibiotici possono alterare il microbiota intestinale, innescando un processo pro-infiammatorio.”

Ulteriori risultati del sondaggio evidenziano infatti che, tra le cause dei disturbi, vi sono le abitudini scorrette a tavola come mangiare troppo velocemente (20,7%), consumare cibi troppo “pesanti” (15,5%) o alimenti irritanti (18,6%), nonché la sedentarietà, segnalata soprattutto dagli over65.