DOMANDA
“Ho il tumore della prostata e dopo una decisione comune tra Urologo, Radioterapista e Oncologo, sto eseguendo la radioterapia. Dopo circa 8 applicazioni mi si sono presentati disturbi della minzione con bruciori e frequenza aumentata, nonché molti episodi di urgenza. Mi hanno detto che si tratta di cistite attinica, consigliandomi l’assunzione delle compresse a base di acido ialuronico, in quanto gli antibiotici sono risultati inefficaci. Potrebbe essere utile? Come funziona? Da anni assumo anche la tamsulosina.”
RISPOSTA
Per cistite attinica si intende un’infiammazione cronica della vescica e spesso le urinocolture sono negative in quanto è presente un danno ischemico della vescica e non dalla presenza di batteri per cui le terapie antibiotiche risultano inefficaci. I sintomi sono caratterizzati da aumento della frequenza minzionale, dolore e presenza di sangue nelle urine. L’acido ialuronico in combinazione con il condroitin solfato ha dimostrato un’ottima efficacia nel combattere alcuni di questi. L’azione dei glicosaminoglicani (acido ialuronico e condroitin solfato) si esplica sulla mucosa vescicale “malata”, consentendo una “rigenerazione” delle cellule vescicali, in particolare dello strato più superficiale. Nel caso specifico sarebbe però da valutare anche lo svuotamento della vescica, in quanto è possibile che, dopo anni, la tamsulosina non sia più sufficiente a garantirlo. Quando anche la somministrazione di altri alfa-litici, come la silodosina, risulti inefficace, è necessario ricorrere prima al posizionamento di un catetere vescicale e poi all’intervento di TURP ricanalizzante.