DOMANDA
“Soffro di ipertrofia prostatica e ho difficoltà ad urinare. Il mio Urologo mi ho sostituito varie volte i farmaci ma dopo un periodo di relativo benessere ritornano le difficoltà. Mi è stato consigliato di sottopormi a laser o TURP della prostata. Ho sentito parlare della tecnica Rezum, della quale però il mio Urologo non mi ha parlato in modo entusiasmante, in quanto ci sarebbero dei segni irritativi. Invece a me interesserebbe, perché potrei conservare l’eiaculazione.”
RISPOSTA
Con la tecnica REZUM™ si riprende a urinare spontaneamente dopo circa 1 mese. La tecnica, al pari delle altre, consente di urinare spontaneamente, ma con una differenza rispetto agli altri approcci più tradizionali: con la TURP e le varie tecniche laser, dopo 2-4 giorni si può rimuovere il catetere posizionato durante l’intervento, e si ha la ripresa della minzione. Nelle prime settimane possono essere presenti piccoli disturbi, come urinare spesso, urgenza minzionale, sangue nelle urine, infezioni. Si tratta di segni e sintomi che si affievoliscono e poi cessano. In una piccola percentuale di casi, si può verificare la ritenzione urinaria, che richiede il riposizionamento del catetere, oppure emorragie importanti, per cui il soggetto deve essere riportato in sala operatoria. L’intervento, a seconda della grandezza dell’adenoma prostatico, può durare dai 40 minuti a 2 ore.
L’intervento con la tecnica Rezum dura dai 10 ai 15 minuti, ma è necessario mantenere il catetere, in media 30 giorni. Durante tutto questo tempo, è necessario continuare la terapia con alfalitici (tamsulosina, silodosina, alfuzosina, terazosina, etc.) in corso prima del trattamento e se occorre, associare antinfiammatori, in quanto i pazienti possono avvertire disturbi vari dipendenti dalla presenza del catetere, oppure bruciori o finanche dolore nella zona perineale. Comunque, dopo circa 8-12 giorni questi disturbi, se presenti, tendono ad affievolirsi o a cessare del tutto. Dopo 1 mese si rimuove il catetere e il paziente riprende a urinare spontaneamente. Il motivo per cui è necessario mantenere il catetere per 1 mese risiede nel meccanismo della metodica, riportato di seguito.
La tecnica Rezum utilizza energia termica e vapore acqueo per eliminare l’ingrossamento della prostata, consentendo di ritornare a urinare spontaneamente e conservando l’eiaculazione. La manovra può essere eseguita anche ambulatorialmente, in anestesia locale o con sedazione, in quanto, inizialmente è come sottoporsi a una cistoscopia: l’Urologo, infatti, attraverso un apposito dispositivo, e sotto visione, inietta nell’adenoma della prostata energia termica sotto forma di vapore acqueo. A seconda della grandezza dell’adenoma, si eseguono 8-10 iniezioni, ciascuna delle quali dura al massimo 9 secondi (circa 0,42 ml di vapore acqueo). La condensazione del vapore rilascia energia termica negli interstizi del tessuto prostatico, mentre le membrane cellulari raggiunte dal getto di vapore acqueo si denaturano, provocando la necrosi coagulativa e, quindi, la progressiva distruzione delle cellule stesse. Entro 1 mese, il tessuto prostatico viene riassorbito, riducendo il volume dell’adenoma che ostruisce l’uretra, alleviando anche inizialmente, in misura significativa, i disturbi della minzione, fino alla loro scomparsa.