Negli Stati Uniti il fenomeno è presente da tempo, ma in Italia la prima vittima è stata accertata in Sardegna alcuni giorni addietro, dopo che un tossicodipendente aveva utilizzato eroina tagliata con xilazina, un potente farmaco impiegato in Veterinaria per la sedazione di animali di grandi dimensioni, come ad esempio i cavalli, che ne prolunga gli effetti. Soprannominata tranq o zombie drug – per via sia delle ulcere e delle lesioni cutanee sia per il profondo stato di torpore e stordimento che causa in chi la assume – la pericolosità della miscela è dovuta al fatto che anche un minimo sovradosaggio di appena pochi milligrammi può renderla letale. A scoprirlo, i test di alta precisione effettuati nei laboratori della rete per le indagine predittive dell’Iss. Immediatamente emanata l’allerta di livello 3 – il più grave – che scatta quando una nuova sostanza può causare decesso. L’allerta è particolarmente alta nei SerD, i servizi per le dipendenze. “Il problema è che i tossicodipendenti non sanno nemmeno di assumere eroina tagliata in questo modo; quello che vedono è solo il fatto che gli effetti durano di più e che costa di meno”, spiega Claudio Leonardi, direttore del Ser.D. più grande d’Italia, presso la Asl Roma2, presidente della Società Italiana Patologie da Dipendenza SIPaD. “In verità, prima di ricevere l’alert dai laboratori coordinati dall’Iss non lo sapevamo nemmeno noi operatori dei Ser.D. e il fatto di averlo scoperto ci consente ora di mettere in guardia i tossicodipendenti, che comunque sanno capire quando la sostanza che conoscono bene provoca qualche nuovo strano effetto.”
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