
I farmaci antiblastici sono considerati “hazardous drugs”, ossia “cancerogeni per l’uomo”, come evidenziato anche da IARC Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, sulla base delle evidenze scientifiche che hanno documentato l’esistenza del rischio di tossicità a breve e a lungo termine per gli operatori addetti alla preparazione e somministrazione dei trattamenti e quindi un chiaro nesso causale tra esposizione professionale e possibilità di sviluppo di neoplasie. “In relazione al rischio di esposizione, la normativa comunitaria di igiene e sicurezza in ambiente di lavoro, recepita nell’ordinamento nazionale (D.Lgs.81/2008 e s.m.i.) impone l’esecuzione della valutazione del rischio e la realizzazione di tutte le misure di sicurezza da parte del datore di lavoro che impiega l’R.S.P.P., nonché indicazioni dei dirigenti di settore e/o di ulteriori figure del management”, afferma Roberto Lombardi, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche, Settore Ricerca e Certificazioni INAIL, Roma. “Tuttavia, poiché sono ancora molte le realtà in cui ciò non avviene, si è reso necessario un documento che sollevi l’attenzione sul problema e definisca procedure precise mediante caratterizzazioni tecniche dettagliate delle misure di sicurezza a tutela dell’operatore e anche del paziente.”
“La tecnologia attuale mette a disposizione dispositivi innovativi detti a ‘circuito chiuso’, quindi ermetici e a stagno, che devono essere impiegati sia in fase di preparazione che di somministrazione ai pazienti. È necessario però scegliere sistemi che abbiamo veramente caratteristiche tecnologiche volte a garantire il sistema ermetico, che meccanicamente impedisca la fuoriuscita dei farmaci pericolosi, la contaminazione microbiologica del farmaco stesso e al contempo faccia in modo che gli operatori non vengano a contatto con le sostanze antiblastiche”, dichiara Francesca De Plato, Referente Nazionale Area Scientifico-Culturale Rischio chimico e biologico SIFO.
Con queste premesse è stato elaborato il primo documento di consenso a livello europeo sulla “Gestione del Rischio di Esposizione del Personale Sanitario nella Manipolazione dei Farmaci Antineoplastici Iniettabili”, realizzato con il patrocinio di SIFO Società Italiana Farmacisti Ospedalieri e di AIIAO Associazione Italiana Infermieri di Area Oncologica con il contributo incondizionato di Becton Dickinson.