Fentanyl, 100 volte più potente dell’eroina. La droga che potrebbe aver ucciso lo chef italiano a New York

Si chiama Fentanyl la droga che avrebbe ucciso lo chef italiano Andrea Zamperoni a New York. Si tratta di una sostanza circa 100 volte più potente dell’eroina. La dose letale è di pochi microgrammi, un granello; è sufficiente toccarlo o inalarlo per caso, spiegano i farmacologi dell’ISS perché crei importanti problemi di salute. Proprio per questo, anche per chi ne effettua il sequestro è obbligatorio l’impiego di tute ermetiche e maschere. ll Fentanyl e il suo analogo Carfentanil, anch’esso 100 volte più potente dell’oppioide naturale, sono ritenuti la possibile causa di diverse morti in Inghilterra, nelle aree dello Yorkshire, Humber e Cleveland; in America si parla addirittura di strage, con 200mila morti. Per ora in Italia è allarme ma le morti accertate sembrano essere soltanto due: un 39enne Milanese e un59enne di Varese; in entrambi i casi la droga era stata acquistata via internet.

Attualmente il Fentanyl viene utilizzato nella farmaceutica come anestetico e antidolorifico. Il farmaco è noto anche come fentanil o fentanile, o con i nomi commerciali Sublimaze, Actiq… Fentanyl citrato è entrato a far parte della pratica clinica come anestetico generale sotto il nome commerciale di Sublimaze già intorno al 1960; per le sue caratteristiche il Fentanest si presta molto all’impiego in anestesiologia. Può essere usato sia nella premedicazione per qualunque tipo di anestesia (anche locale) sia nel decorso post-operatorio come durante l’intervento stesso. Il Fentanest viene utilizzato con il protossido d’azoto e con un neurolettico, in particolare con il droperidolo che ne migliora l’attività analgesica e ne riduce gli effetti collaterali (specie la depressione respiratoria ed il vomito), realizzando così la neuroleptoanalgesia.