
“Le notizie che leggiamo sono quelle di un accordo mondiale tra Stati Uniti, Canada e Messico sui dazi e, nell’ambito di questo accordo, proprio a sottolineare la gravità del tema, c’è anche la parte relativa al controllo della trasmissione del fentanyl”, dichiara il vicepresidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, Stefano De Lillo, dopo che la presidente messicana, Claudia Sheinbaum, ha accettato di fornire a Washington 10mila soldati Messicani al confine. “Se il neo presidente degli Stati Uniti decide di scambiare i dazi con il controllo del fentanyl e di ritardare di 1 mese l’introduzione delle importazioni straniere, vuol dire che almeno da quelle parti viene percepito come un grande problema. Questi soldati saranno specificamente designati per fermare il flusso di fentanyl nel Paese a stelle e strisce.”
“Nel corso del 2022, dati della Presidenza del Consiglio, negli Stati Uniti sono state sequestrate 400milioni di dosi e sono morte 73mila persone”, prosegue De Lillo. “Ma i numeri, purtroppo, sono in crescente aumento. Questa sostanza, un anestetico che fino al 2020 non era stata nemmeno registrata tra le possibili droghe perché non considerata sostanza da uso ricreativo, adesso sta arrivando anche in Europa: gli ultimi dati parlano di 140 decessi e si teme che anche in Italia vi sia una pesante ingresso di questa sostanza, sotto forma di liquidi e pasticche, dunque facile da smerciare. A facilitare questo commercio concorre anche un mercato del web che ti arrivare il fentanyl direttamente a casa.”
“Questo accordo mondiale, dunque, sottolinea l’importanza e l’attenzione che anche la classe medica deve dare su questo tema”, afferma ancora De Lillo. “A tal proposito, l’Omceo Roma lancia un nuovo Fad, un corso di formazione a distanza proprio per studiare e far conoscere alla popolazione medica gli effetti dannosi e devastanti del fentanyl, nuova droga di sintesi finora sconosciuta proprio al mondo sanitario. [Il giovane] ridotto in fin di vita a Lanzarote è stato aggredito da un ragazzo che ha detto di essersi svegliato e di non essersi reso conto di nulla perché sotto effetto di droghe”, continua De Lillo ricordando alcuni recenti fatti di cronaca legati all’abuso di sostanze. “Dunque, oltre ai danni terribili che le sostanze hanno su chi ne fa uso, c’è anche una tremenda pericolosità sociale, perché l’utilizzo di queste sostanze è la causa scatenante di efferati fatti di cronaca o di gravi incidenti stradali. [Una ragazza] sarebbe deceduta per aver assunto cocaina, una sostanza pericolosissima, sempre più diffusa tra i giovanissimi e tra gli adolescenti. Basti pensare che il 4% dei nostri bambini che frequentano le nostre Scuole Medie fa uso abituale di cannabinoidi.”