Inaugurato, presso l’IRCCS Maugeri di Bari, il Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa, parte del progetto Fit4MedRob, finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari del PNRR, per aggiornare gli attuali modelli riabilitativi e assistenziali per persone con menomazioni di vario grado delle funzioni motorie, sensoriali o cognitive e rendere accessibili le potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica migliorandone i percorsi di cura e accelerando il recupero funzionale. “L’IRCCS Maugeri di Bari ha da sempre fatto dell’innovazione tecnologica a vantaggio dei pazienti un suo punto di forza”, dichiara il dott. Mauro Carone, direttore IRCCS Maugeri Bari. “Con la partecipazione al progetto Fit for Medical Robotics saremo in grado di dare ai nostri pazienti ulteriori percorsi riabilitativi innovativi, che mirano a migliorare il recupero delle autonomie funzionali. L’utilizzo delle tecnologie robotiche e digitali, affiancato alla consolidata esperienza dei nostri operatori sanitari e alla qualità dei percorsi clinici – afferma – ci consentirà di erogare trattamenti ancor più personalizzati, di monitorare in modo analitico i progressi del percorso riabilitativo e nel contempo di motivare e stimolare i pazienti al raggiungimento degli obiettivi di salute. La realizzazione di questo Centro Avanzato contribuirà ad ampliare, per la Puglia e per le regioni limitrofe, le prestazioni sanitarie dell’IRCCS Maugeri di Bari erogate ai pazienti fragili e con patologie croniche invalidanti che causano gravi disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.”
Il progetto Fit4MedRob, da 128milioni di euro, è parte integrante del Progetto Nazionale per il Rilancio della Ricerca e Sviluppo del Sud Italia e vede il coinvolgimento di 25 partner, tra cui Università, Centri di Ricerca, aziende nel settore R&D, oltre ad altri IRCCS. Gestito dal Ministero dell’Università e della Ricerca e coordinato dal CNR, il progetto si articola in 3 direttrici:
- Mission 1, con l’obiettivo di identificare i bisogni di pazienti e operatori sanitari, studiare protocolli ed effettuare studi clinici, valutare la reale efficacia delle tecnologie sanitarie e la loro sostenibilità in termini economici;
- Mission 2, con l’obiettivo di sviluppare prototipi di tecnologie robotiche;
- Mission 3, con l’obiettivo di studiare componenti e materiali di nuova generazione.
“Questo progetto – dichiara il prof. Giancarlo Agnelli, direttore scientifico ICS Maugeri – rappresenta una grande opportunità per Maugeri, perché consente di mettere a sistema la sua pregressa esperienza scientifica nel campo della robotica non solo attraverso la realizzazione del Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa a Bari ma anche mettendo a disposizione dei pazienti queste tecnologie in tutta la rete dei suoi Istituti sul territorio nazionale, a partire da quelli direttamente coinvolti nel progetto (oltre a Bari, Telese Terme per il Sud e Pavia, Montescano e Milano Camaldoli per il Nord). Le tecnologie saranno impiegate nel percorso riabilitativo di pazienti affetti da Parkinson o in condizione di post-ictus, amputati, con gravi lesioni cerebrali acquisite e mielolesioni, neuropatie, ma anche soggetti affetti da deterioramento cognitivo lieve e anziani fragili, nonché pazienti che necessitano di terapia occupazionale. Grazie alla robotica, combinata con l’esperienza dei nostri professionisti, questi pazienti beneficeranno di soluzioni terapeutiche personalizzate per la specifica disabilità, con valutazione integrata in tempo reale della risposta, il tutto in uno scenario più stimolante per il paziente.”
Il progetto si pone, inoltre, l’obiettivo di contribuire a supportare percorsi accademici, in collaborazione con le Università coinvolte, mettendo la propria competenza ed eccellenza a disposizione di percorsi di alta specializzazione e Master. “Il Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa di IRCCS Maugeri – conclude Carone – vuole realizzare nuovi percorsi professionali e nel contempo attrarre e sostenere talenti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di soluzioni robotiche e tecnologie integrate affinché possano portare avanti progetti di ricerca sul territorio, contrastando così la fuga di cervelli all’estero, con ricadute in termini socio-economici e di rilancio delle nostre eccellenze.”