Fondazione Foresta:“Al via progetto screening anti-infertilità e tumori in Azienda”

Una consulenza sulle malattie collegate alla sfera della fertilità e della sessualità, con focus sugli uomini, statisticamente più a rischio delle donne perché eseguono meno esami di controllo; una campagna di screening e visite di prevenzione primaria nella struttura di Fondazione Foresta a Padova; infine, il bilancio dell’attività, per comprende i risultati e gli eventuali rischi collegati al luogo di lavoro. Questo il progetto messo a punto da Fondazione Foresta di Padova, con l’azienda Arredo3 di Scorzè, nel Veneziano. L’idea è portare in azienda più consapevolezza sulle patologie e migliorare la salute dei dipendenti con visite reali. Un progetto avviato in aprile 2024, con la riunione di 30 dipendenti, preposti dei Reparti dell’Azienda che ne conta oltre 400, e che vede fissata per oggi, 14 maggio 2024, la prima riunione informativa.

“Dopo l’estate vedremo i risultati di questo importante screening”, afferma il dott. Carlo Foresta, già ordinario di Endocrinologia all’Università degli Studi di Padova. “Oltre le statistiche sulle patologie, ricordiamo l’importanza della prevenzione ad ogni età per un benessere completo della donna e dell’uomo.” Il progetto è aperto a tutte le donne e gli uomini che lavorano presso la Arredo3. La campagna si svolge attraverso 3 fasi: una informativa; una di visite; una di bilancio dell’attività. Nella prima fase è prevista la partecipazione volontaria dei dipendenti, suddivisi per fasce d’età (18-45 anni; 45-60; oltre) dedicato alle patologie endocrine, metaboliche, alla fertilità e alle disfunzioni sessuali. In particolare, per le donne e gli uomini dai 18 ai 45 l’obiettivo è illustrare le principali patologie del sistema endocrino-riproduttivo. Il primo focus sarà sul Papilloma virus. Per le donne, poi, sarà analizzata l’importanza dell’autopalpazione e dello screening per il tumore al seno; mentre per l’uomo si lavorerà sulla poca attenzione verso il tumore al testicolo. Per la fascia d’età 18-45 previsto un confronto su stili di vita, metabolismo e obesità; su quadri clinici specifici correlati all’età (come la menopausa per la donna e l’andropausa per l’uomo) si procederà con approfondimenti ad hoc. Si parlerà inoltre di osteoporosi: anche in questo caso, le donne già ora si sottopongono a maggiori screening, mentre gli uomini solitamente non eseguono alcuna indagine: “La donna è più attenta alla prevenzione e alla salute”, afferma Foresta. “Già alla prima manifestazione del ciclo mestruale viene accompagnata dal Ginecologo dalla madre, e per tutto il ciclo della vita, ci sono delle tappe di prevenzione e screening prefissate. L’uomo invece pone poca attenzione alla prevenzione relativa alla salute endocrino riproduttiva. Purtroppo, se non curate per tempo certe patologie si cronicizzano e possono portare all’infertilità. Non solo, le statistiche sono impietose: gli uomini hanno un’età media inferiore di 5 anni rispetto alle donne.”

“Durante le visite di routine nelle aziende troviamo lavoratori sempre più attenti, ma anche un sempre maggiore interesse per le patologie legate al sistema riproduttivo”, afferma il dott. Andrea Camarotto, medico del lavoro, tra i promotori dell’iniziativa. “Noi lavoriamo con un questionario anonimo creato ad hoc, dove si verificano le abitudini e gli stili di vita e anche eventuali contatti con calore o inquinanti ambientali che potrebbero essere dei fattori di rischio. Su queste basi poi elaboriamo una consulenza specializzata per gli screening e le visite. L’attività del Medico del Lavoro competente non si deve limitare solo alla sorveglianza sanitaria ex lege, ma anche alla promozione della salute all’interno delle Aziende.”

“Siamo felici di poter ospitare e di essere una delle aziende pilota con questo innovativo progetto di welfare”, affermano Ivano Fistani e Aldo Pizzolato, fondatori di Arredo 3. “In un periodo in cui si parla di denatalità, inquinanti ambientali, poca attenzione alla salute dei dipendenti, crediamo in un’inversione di rotta e un’attenzione sul tema e un modo nuovo di fare informazione e welfare in modo attivo e coinvolgente.”