Il futuro della salute globale post-Covid è One Health

La pandemia Covid-19 ha riacceso l’interesse su temi quali le zoonosi e il legame tra salute umana, animale e ambientale: l’approccio One Health – nato come One Medicine, medicina unica per l’uomo e gli animali – è divenuto con il tempo e con l’accrescersi dell’emergenza climatica un principio triangolare che chiama in causa tutti gli esseri viventi e tutti gli ecosistemi. L’innalzamento globale delle temperature, ad esempio, ha dirottato verso Nord vettori insidiosi, portatori di rischi sanitari, che un tempo erano confinati nelle regioni più calde. Le istituzioni globali stanno attenzionando fortemente queste rinnovate priorità sanitarie: OMS e FAO, con UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) e l’Organizzazione Mondiale per la Salute degli Animali (WOAH) hanno varato nei giorni scorsi un piano congiunto, che si concentrerà da qui al 2026 sulla capacità dei Sistemi Sanitari di lavorare in ottica One Health e sul controllo di zoonosi endemiche, emergenti e riemergenti, delle malattie tropicali trascurate e trasmesse da vettori, dei rischi per la sicurezza alimentare e della resistenza antimicrobica.

In Italia, l’approccio One Health è tra i cardini del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con 500milioni di euro destinati a salute e clima per realizzare il Sistema Nazionale Prevenzione Salute SNPS dai rischi ambientali e climatici. Tuttavia, One Health è un concetto ancora poco chiaro e poco conosciuto in Italia, tanto che, secondo un’indagine SWG – Federchimica AISA, 8 persone su 10 ne ignorano la definizione. Per poter perseguire con la collaborazione di tutti un approccio di salute globale che tenga conto del profondo valore dell’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale è fondamentale una maggiore informazione su questi temi, con un ruolo chiave per i media. Nei giorni scorsi, a Roma, gli esperti in Medicina Veterinaria, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare hanno incontrato i giornalisti in occasione del corso di formazione professionale continua dal titolo L’Interconnessione tra Salute Umana, Animale, Ambientale e il Rapporto tra Zoonosi e Pandemie, primo appuntamento del progetto Be Informed – Accademia di Formazione per Giornalisti, di Boehringer Ingelheim; il corso è promosso dal Master SGP della Sapienza Università di Roma, in collaborazione con ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, con l’obiettivo di fornire ai professionisti dell’informazione tutti gli strumenti ed elementi per informare e comunicare correttamente sulle dinamiche della One Health.

“Si stima che, nelle ultime 3 decadi, circa il 70% delle malattie infettive umane emergenti siano zoonosi o malattie trasmesse da vettori”, dichiara Bartolomeo Griglio, responsabile Prevenzione, Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Regione Piemonte. “La prevenzione ed il controllo delle malattie in grado di determinare epidemie tra gli esseri umani e gli animali contribuiscono a mantenere l’integrità del nostro ecosistema, a beneficio di tutti gli esseri viventi, garantendo la biodiversità. Solo superando le barriere tra agenzie, individui, specialità e settori diversi si potranno liberare le energie e condividere le conoscenze necessarie ad affrontare le serie minacce alla salute di tutte le specie viventi e alla stessa integrità dell’ecosistema. Non è possibile – afferma – risolvere i problemi di oggi e le minacce future con i metodi passati: dobbiamo sviluppare soluzioni innovative, multidisciplinari e proiettate nel futuro per affrontare le sfide che ci aspettano.”

Un ruolo primario nell’applicazione dei principi della One Health è giocato dalla Medicina Veterinaria. Fondamentale la prevenzione e il controllo delle zoonosi anche negli animali da compagnia, che in Italia sono più di 62milioni: 1 famiglia su 3 ne ha almeno 1 in casa. “L’approccio One Health mobilita molteplici settori della società e dell’economia: il Medico Veterinario è presente in tutti questi settori non solo perché cura gli animali, ma anche come importante attore della prevenzione sanitaria pubblica”, dichiara Daniela Boltrini, vicepresidente ANMVI. “La prevenzione delle zoonosi negli animali da compagnia è fatta di controlli e visite veterinarie periodiche, vaccinazioni, esami e analisi, protezioni antiparassitarie, una corretta alimentazione e un corretto impiego del farmaco veterinario prescritto, con particolare riguardo agli antimicrobici. La nuova legislazione di sanità animale, in vigore dal 27 settembre 2022, cala nell’ordinamento italiano l’approccio One Health del Legislatore Europeo e responsabilizzerà chiunque detenga o gestisca un animale da compagnia, sulla base del principio che dove c’è un animale ci deve essere un Medico Veterinario.” Il concetto di salute unica passa anche dal controllo della sicurezza alimentare. Riuscire a garantire alla futura popolazione di 10miliardi di persone alimenti sicuri e una dieta sana entro i confini planetari rappresenta la sfida più importante della One Health in ambito alimentare.