Ulteriori 30mila euro per promuovere il restauro di uno dei dipinti più rappresentativi del barocco europeo, Circoncisione di Pietro Paolo Rubens realizzata nel 1605 per l’altare maggiore della Chiesa del Gesù in piazza Matteotti a Genova. Lo stanziamento della Giunta regionale si aggiunge ai precedenti 30mila già previsti, per un totale di 60mila euro che serviranno per realizzare un intervento conservativo in grado di garantirne il pieno stato di salute e una maggiore godibilità. Le risorse sono stanziate attraverso una norma di disegno di legge collegato al bilancio 2024, che concede un ulteriore contributo alla Casa del Gesù. Al progetto di recupero si affianca l’iniziativa della Fondazione Pallavicino ETS, sostenendo i costi per la ricerca e la pubblicazione di un volume che traccia la storia dell’opera, tra le più importanti in assoluto conservate in Liguria. Il volume è curato da Anna Orlando, ideatrice del progetto di restauro del dipinto, già co-curatrice della mostra Rubens a Genova 2022-2023, insieme a Nils Büttner, presidente del Centrum Rubenianum di Anversa e co-curatore anche della prossima pubblicazione. Le figure sono state individuate per la specifica competenza tecnica e per la statura internazionale che ricoprono nell’ambito delle ricerche su Rubens a Genova, si legge in una nota. Il libro sarà edito in Italiano e in Inglese; la Fondazione ha scelto come partner editoriali e di distribuzione libraria la casa editrice Electa, del Gruppo Mondadori, già editore e co-produttore della mostra 2022 di Palazzo Ducale.
I contenuti del volume – la storia della famiglia committente e della commessa; l’analisi materiale e stilistica dell’opera e la sua importanza nell’ambito dell’arte sacra pubblica dell’età barocca; le analisi tecniche e del restauro – sono in parte necessari all’avviamento delle vere e proprie operazioni di restauro e dunque messi a disposizione del costituendo comitato di esperti che è necessario per l’avvio e per le operazioni del restauro stesso. Il comitato è stato istituito da Regione Liguria e coordinato da Luca Parodi, responsabile del Settore Cultura di Regione Liguria; è prevista la presenza, oltre a Orlando, anche di un rappresentante del Segretariato regionale del Ministero della Cultura e di uno della Soprintendenza , oltre al legale rappresentante della Casa del Gesù.
“La voce cultura nel nostro Bilancio Regionale è una delle più importanti, con 12milioni di euro nel 2024 investiti per le nostre realtà culturali, e in questa cifra c’è un nuovo finanziamento di 30mila euro da destinare al restauro dell’opera della Circoncisione del Rubens, per un totale di 60mila euro”, dichiara la coordinatrice delle politiche culturali della Regione, Jessica Nicolini. “Tutto questo deriva dalla necessità di salvaguardare un bene eccezionale e particolarmente significativo per la storia del patrimonio artistico ligure che, una volta ritornato al suo posto, sull’altare maggiore della Chiesa del Gesù, sarà maggiormente fruibile da tutta la comunità. Inoltre la decisione della Fondazione Pallavicino di affiancare al progetto di restauro del capolavoro genovese di Rubens, proprie iniziative ci onora e ci gratifica, rendendo evidente una volta di più come gli interventi di un ente pubblico possano innescare meccanismi virtuosi con ricadute culturali importanti.”
“Questo progetto editoriale pone la Fondazione in prima linea nel contributo privato alla valorizzazione del patrimonio culturale pubblico, e lo fa con un intervento molto specifico che collega la storia della città a quella della famiglia del nostro Presidente e Fondatore, il Principe Domenico Pallavicino”, afferma l’avv. Daniela Anselmi, vicepresidente Fondazione Pallavicino ETS. “In questo modo, possiamo anche presentarci a un pubblico internazionale con una nostra specificità, fondata sul rilievo storico e di committenza artistica degli antenati del Principe, tra i più importanti e intraprendenti committenti del patriziato nelle Genova del Siglo de Los Genoves, tra il Cinquecento e il Seicento.”
“È per noi un onore e una gioia poter lavorare a questo volume e a tutto il progetto nato da Regione Liguria potendo mettere al servizio del sapere pubblico le nostre competenze e la nostra credibilità in campo scientifico”, dichiara Orlando. “La statura di capolavoro della Circoncisione di Rubens, del 1605, è un fatto assodato, ma dietro ai capolavori stanno sempre storie già narrate e altre ancora da svelare. L’idea di dare una continuità al lavoro fatto per la mostra del 2022 si concretizza con questo nuovo impegno di ricerca e la scelta dello stesso editore del catalogo di quella mostra di successo nasce anche con la volontà di dimostrare, come per il restauro anche con un libro, che ciò che semina una mostra sul territorio non finisce con la chiusura dell’evento espositivo.”
Il volume ha già il patrocinio del Centrum Rubeninaum di Anversa e quello di Regione Liguria; la Fondazione Pallavicino lavorerà nei prossimi mesi al fine di costruire un consenso e una partecipazione in questa operazione anche da parte di altri Enti e Istituzioni culturali. La Circoncisione è una monumentale tela (492 x 277 cm) collocata sull’altare maggiore tra 2 grandi colonne di marmo nero trasportate apposta, nello stesso 1605, dalla cava di Framura. L’iconografia della Circoncisione – un rito durante il quale a ciascun bambino ebreo viene assegnato il nome – era centrale nella catechesi dell’Ordine dei Gesuiti. A Genova, la Compagnia del Gesù divenne molto potente dopo il 1545, e non è un caso che fosse legata a una delle più influenti famiglie del patriziato genovese, i Pallavicino. Collocata in piazza Matteotti nel cuore della città, a due passi da Palazzo Ducale, la Chiesa dei Gesuiti fu costruita tra la fine del Cinquecento e l’inizio dei Seicento con i fondi messi a disposizione dai figli di Agostino Pallavicino: ben 400mila scudi d’oro per costruire il nuovo scrigno del barocco e l’annessa Casa Professa dei Padri Gesuiti. Tra i figli di Agostino Pallavicino vanno ricordati Marcello, gesuita e sovrintendete dell’intera operazione, il poeta Giulio, di cui è presente un ritratto di Rubens nella mostra del Ducale e Nicolò Pallavicino, il principale banchiere del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga di cui Rubens era pittore di Corte.