Giuliano (UGL): “Incremento assunzioni Ssn irrisorio e sconfortante”

“Niente di nuovo dal fronte della Sanità. Il report che il Ministero della Salute ha reso pubblico sul personale in servizio per il Ssn con contratti a tempo indeterminato presso le Asl e gli istituti di ricovero pubblici ed equiparati tra il 2019 e il 2021 dimostra che neppure l’emergenza Covid è servita a dare impulso alle assunzioni per fronteggiare le croniche carenze d’organico”, dichiara in una nota il segretario nazionale UGL Salute, Gianluca Giuliano. “L’incremento è irrisorio e sconfortante, perché si è passati da 603.856 unità del 2019, distribuiti tra operatori sanitari, tecnici ed amministrativi, ai 617.246 del 2021. Un quadro desolante, con percentuali vicine allo 0 per i Medici e Odontoiatri: parliamo di un misero + 0,17%, e poco più alte per gli infermieri, che hanno visto aumentare i contratti a tempo indeterminato del +3,2%.”

Uno scenario dunque molto lontano e diversissimo da quello più volte raccomandato e auspicato in tempo di pandemia, quando le rassicurazioni su investimenti e piani a rinforzo, ampliamento e tutela del personale sanitario, continuamente elogiato per i continui sacrifici, erano all’ordine del giorno. Sono invece sempre più frequenti segnalazioni ed episodi sintomo delle difficoltà, talvolta strutturali, nel riuscire a soddisfare le esigenze sanitarie dei cittadini. Si pensi alle carenze di personale più volte lamentate, per esempio, tra i Medici di Medicina Generale, o dai Pronto Soccorso. “Per rilanciare il Ssn non basta inseguire la chimera del rafforzamento della medicina del territorio”, continua Giuliano. “Se non si fronteggeranno le carenze degli organici con una oculata programmazione e una conseguente massiccia campagna di assunzioni – conclude – non potrà esserci futuro per la Sanità italiana.”