
In occasione della Giornata Contro il Bullismo e il Cyberbullismo, che ricorre il 07 febbraio 2025, l’Unicef ricorda che in Italia circa il 37% dei bambini e giovani è esposto a messaggi di odio e oltre il 34% a immagini cruente e violente e lancia per l’occasione lo speciale video Rompi il Silenzio, Ferma il Bullismo, con protagonista Camilla Mancini. Secondo il Report Unicef La Condizione dell’Infanzia nell’Unione Europea 2024, circa 1/3 dei bambini di 10 anni residenti nell’UE (nel 2021) non era in grado di stabilire se un sito web fosse affidabile. In un’indagine condotta nel 2020 in 15 Paesi dell’UE, circa il 10% dei bambini di età compresa tra i 9 e i 16 anni che utilizzano Internet ha dichiarato di aver subito cyberbullismo almeno 1 volta al mese nell’ultimo anno; una media compresa tra l’8 e il 17% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni ha visto contenuti dannosi online; una media del 13% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni ha subìto richieste sessuali indesiderate alcune volte nell’ultimo anno.
“Come Unicef Italia oggi vogliamo ricordare che il bullismo e il cyberbullismo rappresentano sfide cruciali e richiedono interventi educativi per proteggere i giovani e promuovere comportamenti sani e un uso responsabile delle tecnologie”, dichiara la presidente, Carmela Pace. “Il bullismo e il cyberbullismo sono comportamenti aggressivi, intenzionali e ripetuti, caratterizzati da uno squilibrio di potere tra chi lo esercita e chi lo subisce che possono causare gravi disagi emotivi alle vittime.”
L’Unicef Italia per la giornata lancia il video con protagonista Camilla Mancini Rompi il Silenzio, Ferma il Bullismo, per invitare i bambini, i giovani e tutti coloro vittime di bullismo o cyberbullismo a condividere le proprie esperienze e a chiedere aiuto: “Chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza”, afferma la testimonial dell’iniziativa.
“Se non mi passi i compiti invio a tutti quella tua foto… Vattene o ti faccio volare lo zaino… Non puoi venire con noi sei troppo brutta…”, si sente nel video. “Quante volte e quanti di noi hanno ascoltato queste parole… Dure, pesanti… Sono Camilla Mancini – prosegue il video – e da bambina anche io ho ascoltato e sofferto per quelle parole, ma la mia storia personale mi ha insegnato qualcosa di importante, qualcosa sulla quale vorrei poter convincere bambini, bambine e adolescenti: è importante condividere il dolore, anche se non è facile, perché attraverso la condivisione del dolore si può rinascere. Come è successo a me. Confidarsi con un insegnate, con un genitore significa cominciare ad uscire da quella solitudine. Perché quando il dolore è condiviso pesa di meno. Hai diritto ad essere ascoltato e aiutato, fai un primo passo e scoprirai che non sei solo. Rompi il silenzio, ferma il bullismo.”